Orchestra Sinfonica Siciliana, Ester Bonafede e gli stipendi non pagati - QdS

Orchestra Sinfonica Siciliana, Ester Bonafede e gli stipendi non pagati

redazione web

Orchestra Sinfonica Siciliana, Ester Bonafede e gli stipendi non pagati

martedì 03 Novembre 2020

L'ex sovrintendente non era stata retribuita quando era stata nominata assessore regionale, ma ha vinto la causa davanti al Tribunale di Palermo. Per il giudice però acquistò illegittimamente arredi per l'ufficio per quattordicimila euro

Il giudice della Terza sezione civile del Tribunale di Palermo Andrea Compagno ha condannato la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana (Foss) a pagare all’ex sovrintendente Ester Bonafede le retribuzioni ancora non corrispostele dei mesi di febbraio e marzo del 2013, periodo in cui era ai vertici dell’ente.

Bonafede venne poi nominata assessore regionale al Lavoro da Crocetta, nomina che, secondo alcuni, avrebbe determinato la sua incompatibilità con la Foss.

Pertanto lasciò l’incarico.

Il compenso spettante all’ex sovrintendente, ricorso alle vie legali attraverso l’avvocato Barbara Billeci, era di circa ventimila euro.

La Fondazione si era opposta al pagamento e ai decreti ingiuntivi che erano stati emessi su istanza della Bonafede, contestando, tra l’altro, che l’ex sovrintendente aveva speso quattordicimila euro per mobili e arredi dei suoi uffici.
Acquisti che sarebbero avvenuti senza rispettare le procedure previste.

In particolare si trattava di due credenze, due tavoli, tre divani e due lumi antichi.

Secondo la Fondazione, si trattava “di acquisti beni del tutto superflui effettuati a insaputa del consiglio di amministrazione”.

Mobili non solo “inutili per la Foss ma clamorosamente difformi da quelli appostati in fattura”.

Opinione condivisa dal giudice che ha compensato il credito relativo agli stipendi non percepiti con le spese sostenute per gli arredi liquidando alla Bonafede 5.421 euro.

“La procedura – ha ribadito Ester Bonafede – era perfettamente regolare tant’è che gli acquisti sono stati fatti con il visto del Cda e dei revisori dei conti. Quei mobili sono tuttora lì e vengono utilizzati dai dirigenti della Fondazione. Ci sono perizie che attestano che valgono più del valore pagato dalla fondazione per acquistarli. Vedrò in futuro cosa farne, visto che in base alla sentenza mi sono stati dati per compensazione”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017