Orchestra sinfonica siciliana: Ester Bonafede sovrintendente - QdS

Orchestra sinfonica siciliana: Ester Bonafede sovrintendente

Orchestra sinfonica siciliana: Ester Bonafede sovrintendente

martedì 04 Giugno 2019

Lo ha deciso a maggioranza il Consiglio d'amministrazione della Foss e subito sono scoppiate le polemiche perché sono stati ignorati musicologi di chiara fama. Un compenso da 70 mila euro

Una nomina politica destinata a fare discutere: alla guida dell’Orchestra sinfonica siciliana torna Ester Bonafede, già sovrintendente della Foss durante i governi Cuffaro e Lombardo ed ex assessore regionale con Crocetta.

La nomina è stata decisa ieri a tarda sera nel corso di una riunione straordinaria del Cda che ha visto l’opposizione dei rappresentanti del Comune e dei sindacati, grazie al voto del presidente, Stefano Santoro, che vale doppio.

La nomina della Bonafede, fortemente voluta dal presidente dell’Ars e leader di Fi in Sicilia Gianfranco Micciche, era stata contestata dai sindacati della Foss.

All’avviso pubblico per la scelta del sovrintendente avevano infatti risposto esponenti di primo piano del mondo musicale e culturale anche di livello internazionale.

Tra di loro Giovanni Pacor, ex sovrintendente dell’opera nazionale di Atene e poi del Teatro di Genova, Gennaro Di Benedetto, ex capo del personale della Scala di Milano, già sovrintendente a Genova e Cagliari e direttore generale del Santa Cecilia a Roma, Alessandro Galoppini, direttore artistico del Regio Teatro di Torino, e Paolo Petrocelli, ex componente del cda dell’Opera di Roma, Paolo Frassinelli, dell’Orchestra sinfonica Toscana.

Ester Bonafede è stata eletta con i voti del Presidente Stefano Santoro e del consigliere Marco Intravaia.

Hanno votato contro il rappresentante del Comune Giulio Pirrotta e il rappresentante dei lavoratori, Sonia Giacalone.

“Il compenso che l’architetto Bonafede percepirà – si legge in un comunicato – sarà di 70mila euro lordi annui, al di sotto del tetto previsto per i precedenti sovrintendenti che si sono succeduti in questi ultimi anni alla Foss. E’ tuttavia previsto un premio di produttività che sarà assegnato solo se sarano raggiunti alcuni risultati che avrà stabilito il CdA”.

Per l’architetto Bonafede si tratta di un ritorno alla Foss.

Era stata lei a volere il trasferimento degli uffici da via La Farina allo storico teatro Politeama progettato da Giuseppe Damiani Almeyda, nei locali della ex galleria d’arte moderna.

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