Ordigno Militello, le minacce a Musumeci e i complottisti del 5G - QdS

Ordigno Militello, le minacce a Musumeci e i complottisti del 5G

Ordigno Militello, le minacce a Musumeci e i complottisti del 5G

lunedì 06 Settembre 2021

Le conferme nelle dichiarazioni del sindaco Burtone al Qds.it. Oggi in Prefettura di Catania Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sul pacco esplosivo trovato ieri sui binari della ferrovia

Ci sarebbero i complottisti del 5G, il fronte che senza basi scientifiche né spiegazioni urla contro la Rete di nuova generazione addossandole gran parte dei mali del mondo, dietro le minacce di morte al presidente della Regione, Nello Musumeci, in una lettera posta in un pacco con un rudimentale ordigno esplosivo piazzato ieri sui binari della ferrovia a Militello in Val di Catania.

Lo ha confermato al Qds.it il sindaco del Comune del Catanese, Giovanni Burtone, che ha detto “Innanzitutto la mia solidarietà va a Nello Musumeci: finora le minacce si erano limitate a qualche biglietto accompagnato da proiettili o pistole finte. E avevano riguardato anche me, pur se l’Amministrazione comunale non ha alcuna competenza sulla questione 5G”.

“Adesso però – ha aggiunto Burtone – si è trattato di un vero e proprio ordigno, sia pur rudimentale, che gli artificieri sono stati costretti a far brillare. Ripongo comunque la massima fiducia nelle forze dell’ordine e nella Magistratura e sono certo che i responsabili di questo folle gesto saranno presto individuati”.

Ieri gli artificieri della polizia di Catania hanno impiegato diverse ore, sotto la pioggia battente, per far brillare l’ordigno e mettere in sicurezza la zona.

Si tratta della terza volta che, a Militello, paese natale di Musumeci, vengono trovati biglietti di minacce contro il Governatore. E, come detto, biglietti del genere avevano riguardato anche Burtone, che è stato anche deputato nazionale del Pd.

I messaggi di solidarietà

E a proposito di Pd, tra i numerosi i messaggi di solidarietà al presidente della Regione siciliana, c’è quello del segretario regionale Anthony Barbagallo: “Trovo molto grave l’atto intimidatorio nei confronti del presidente della Regione Siciliana. L’ordigno, seppur rudimentale, avrebbe potuto compiere danni o peggio ancora vittime. Rivolgo all’uomo e al presidente della Regione, Nello Musumeci, la mia solidarietà. E mi auguro che su questo episodio le autorità competenti facciano luce al più presto possibile”.

Pd e M5s

Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars ha espresso “la massima solidarietà e vicinanza” a Musumeci, affermando che “atti di violenza come questo vanno condannati senza se e senza ma”.

“Ci auguriamo che il vile autore sia identificato al più presto”, hanno concluso i pentastellati.

E il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo ha affermato: “Ci auguriamo si faccia presto chiarezza su ciò che è accaduto. Al presidente Musumeci va la solidarietà mia personale e dei deputati del gruppo parlamentare PD all’Ars”.

Faraone vicino a Musumeci

“Sono vicino a Nello Musumeci per il vigliacco gesto intimidatorio subito.Tutti uniti contro l’odio e la violenza, senza se e senza ma” ha detto il presidente dei Senatori di IV, il palermitano Davide Faraone.

Lega Sicilia e Cantiere popolare

Solidarietà dalla Lega Sicilia: “Siamo certi che Musumeci non si farà intimidire” dicono Nino Minardo segretario regionale e Antonio Catalfamo capogruppo Lega Sicilia all’Ars. Solidarietà anche da Edy Tamajo deputato Ars e da Massimo Dell’Utri, coordinatore di Cantiere Popolare-Noi con l’Italia.

I primi messaggi di solidarietà

Ieri, oltre a quelli della Giunta regionale e del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, i primi messaggi di solidarietà a Musumeci erano giunti anche dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che aveva auspicato che “le indagini facciano presto chiarezza per identificare gli autori di questo vile gesto” .

Solidarietà anche da alcuni esponenti di Diventerà Bellissima, il movimento politico fondato da Musumeci.

Il capogruppo all’Ars Alessandro Aricò afferma: “Siamo al fianco del presidente Nello Musumeci per le vili minacce nei suoi confronti e certi, ben conoscendolo, che non si farà intimidire. Il nostro auspicio è che le indagini facciano luce su questa inquietante vicenda e permettano di risalire agli autori dell’ignobile gesto”.

“Vicinanza, affetto e solidarietà” viene espressa anche dai parlamentari regionali Pino Galluzzo e Giusi Savarino.

“Stavolta – aggiunge Savarino – non siamo davanti al clima di odio, esacerbato da strumentali polemiche politiche. Non siamo più difronte ad una offesa o alle tante minacce sui social, qui c’è una bomba, ed è un fatto di una gravità enorme. Sono certa che il Presidente Musumeci non si lascerà scalfire nella sua azione di governo”.

Messaggi di solidarietà sono stati inviati anche da altri gruppi politici all’Ars come Fratelli d’Italia e dai Popolari-Autonomisti Idea Sicilia.

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