Stretta sui trasporti, da oggi al massimo in due in taxi e ncc - QdS

Stretta sui trasporti, da oggi al massimo in due in taxi e ncc

Stretta sui trasporti, da oggi al massimo in due in taxi e ncc

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martedì 16 Novembre 2021

Pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale e da subito operativa l'ordinanza che preveda una stretta sui trasporti per limitare al massimo i contagi da Covid

E’ scattata la nuova stretta sui trasporti: è stata pubblicata oggi, martedì 16 novembre, in Gazzetta Ufficiale ed entra subito in vigore l’ordinanza contenente il «Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto» adottata dai ministri della Salute e delle Infrastrutture.

Prevede tra le disposizioni principali la possibilità per taxi e ncc di portare solo due passeggeri a bordo (se non sono dello stesso nucleo familiare), il controllo del green pass ai varchi elettronici nelle grandi stazioni e la possibilità di fermare i treni se a bordo ci sono persone con sintomi Covid.

La quarta ondata è in atto e il Governo punta a non farsi sommergere senza ricorrere alle misure dure che hanno caratterizzato lo scorso inverno, con il Natale “in rosso’ e le limitazioni su spostamenti e cenoni. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa invita a “guardare con fiducia alle prossime settimane: gli italiani si sono in gran parte vaccinati, negli ospedali la situazione è sotto controllo”. Dunque, aggiunge, “non c’è la volontà di una modifica” dei criteri per l’ottenimento del green pass, escludendo il tamponi, come da più parti si invoca.

Del tema sarà investito il Cts. Il coordinatore, Franco Locatelli, spiega che “verrà fatta una riflessione alla luce delle evidenze che, dopo i 6 mesi dalla vaccinazione, c’è una riduzione della protezione rispetto al rischio di essere contagiati e, quindi, di diventare contagianti ma, al momento, non vi è nulla di deciso”.

Il premier Mario Draghi ed i ministri faranno il punto all’inizio di dicembre, guardando alla situazione epidemiologica aggiornata e tenendo conto del parere degli scienziati, anche se la decisione sarà poi politica. Gli esperti, ad esempio, segnalano da tempo l’inattendibilità dei tamponi antigenici e, dunque, la scarsa validità dei pass ottenuti in questo modo. Appare però complicato limitare il rilascio del certificato soltanto a vaccinati e guariti. Si può invece intervenire sulla durata del pass, ora di 12 mesi, tagliandolo a 9. E’ la misura più probabile, mentre sul tavolo c’è anche la diminuzione della validità del tampone da 72 a 48 ore. In attesa di decisioni su pass e tamponi, c’è la spinta sui vaccini. Dall’1 dicembre anche la fascia 40-59 potrà ricorrervi, con la possibilità di coinvolgere poi gli under 40. A breve obbligo del ‘booster’ per sanitari e personale delle Rsa.

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