In questa prima annualità stanziati 500 mila euro, richieste di contributo entro il 15 novembre. I fondi per sostenere i giovani, avviarli agli studi e dargli supporto psicologico
PALERMO – Un sostegno per i giovani che si sono trovati ad essere vittima di crimini domestici, per aiutarli a crearsi un futuro ed andare avanti nella propria vita al meglio possibile, nonostante l’immane tragedia che li ha colpiti. Il dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso pubblico a sportello, rivolto ai Comuni della Sicilia, che potranno presentare istanza entro il 15 novembre.
Per il 2024 saranno messi a disposizione 500 mila euro, mentre per gli anni successivi sono previsti 300 mila euro, tenuto conto del presunto maggior fabbisogno finanziario nel 2024 a causa dell’estensione del beneficio ai soggetti che hanno acquisito lo status di orfano di crimine domestico nel triennio 2022-2024.
I Comuni possono presentare la richiesta di contributo per un importo massimo destinato al progetto di presa in carico di 10 mila euro nel caso di un orfano minorenne; di 15 mila euro nel caso di due orfani minorenni per il medesimo crimine e 20 mila euro nel caso di un numero di orfani minorenni, per il medesimo crimine, maggiore a due. Nel caso di orfani di crimini domestici minorenni che hanno assunto il predetto lo status negli anni 2023 e 2024, il progetto presentato potrà prevedere un arco temporale triennale, in modo da accompagnare l’orfano per un periodo più lungo nel percorso di superamento del trauma e di riorganizzazione della propria vita.
In questo caso, per l’erogazione delle annualità successive alla prima, il Comune dovrà inoltrare la richiesta per la seconda annualità, e successivamente per la terza annualità, relazionando le attività realizzate per l’attuazione del piano personalizzato. Nel caso in cui l’autorità giudiziaria disponga l’affidamento dei minori orfani di crimini domestici, nel progetto di presa in carico dovrà essere prevista una misura di sostegno psico-sociale ed economica per garantire il mantenimento, la crescita e lo sviluppo dei minori affidati e il necessario supporto al nucleo affidatario. L’importo finanziato sarà erogato alla famiglia affidataria.
Nel caso di orfani maggiorenni, dovrà essere dimostrata la non autosufficienza economica con un reddito inferiore a quello previsto per l’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato, che per il 2023 è di 12.838,01 euro; in tal caso, verrà riconosciuto l’importo indicato per gli orfani minori. Il singolo progetto andrà pensato e formulato in collaborazione con gli altri servizi pubblici, consultori familiari, servizi di neuropsichiatria, scuola e centri antiviolenza, che hanno seguito i giovani nel loro triste percorso, in modo da formulare protocolli d’intervento, da parte dei Comuni con i centri antiviolenza e con gli altri servizi pubblici, per un miglior trattamento degli orfani, così da rendere certe, tempestive ed efficaci le modalità di azione predisposte dal personale chiamato a dare concretezza ai percorsi di aiuto.
Attraverso il progetto, si potranno pagare spese materiali e necessità contingenti, dovute all’evento criminoso, o creare dei piccoli fondi per ciascun orfano, per consentirgli di prendere parte ad attività di inserimento scolastico o di formazione professionale, anche tramite tirocini o di sostegno allo studio universitario. Ancora, si potranno avviare percorsi psico-sociali a sostegno di orfani, fondamentali per il graduale superamento del trauma dovuto al crimine. I fondi potranno andare anche per le spese quotidiane delle famiglie affidatarie che si occupano dei ragazzi.