Presentato il nuovo primario di Medicina generale, Giuseppe Iraci. Dopo il trasferimento di Dermatologia da Enna, il nosocomio si candida a diventare un polo di attrazione per la Sicilia centrale
PIAZZA ARMERINA (EN) – Giuseppe Iraci è il nuovo primario di Medicina generale dell’Ospedale Michele Chiello. Dopo la sottoscrizione del contratto, si è insediato alla guida dell’importante Unità operativa alla presenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna, Francesco Iudica, del direttore sanitario aziendale Emanuele Cassarà, del responsabile medico del Chiello, Mara Politi, dei medici e degli operatori sanitari che lo affiancheranno in questo nuovo percorso professionale.
Consolidare le prospettive di futuro dell’ospedale Chiello
Nel presentare il nuovo responsabile della Medicina della città dei mosaici, il direttore generale ha sottolineato come la nomina di Giuseppe Iraci rappresenti un ulteriore tassello per consolidare le prospettive di futuro del Chiello. “L’insediamento del nuovo primario – ha affermato Iudica – segue alla normalizzazione della Chirurgia generale, tornata a pieno regime operativo e di personale, al potenziamento dell’Anestesia, della Radiologia e della Fisiatria e al trasferimento della Dermatologia da Enna. Risultati che cambiano il futuro dell’ospedale che ora, come raramente nel recente passato, vede potenziati i reparti e soprattutto acquisisce una funzione che non lo limita al solo territorio geografico di immediato riferimento”.
La Dermatologia e ora la Medicina, a indirizzo pneumologico, candidano infatti l’ospedale Chiello a un ruolo di attrazione sanitaria che valica i confini del Distretto e si rivolge alla Sicilia centrale, ove l’offerta di Pneumologia è assente e potrà dunque convergere a Piazza Armerina, ancor di più quando potrà darsi corpo alla Riabilitazione polmonare e alla semintensiva pneumologica.
“Continuiamo così – ha aggiunto Emanuele Cassarà – per dare risposte concrete alle nostre strutture, che potranno rafforzare la propria capacità organizzativa e renderla capace di attrarre una domanda sanitaria da territori più vasti. Siamo consapevoli del molto che resta da fare, ma i risultati raggiunti e l’impegno speso per ottenerli, sono la dimostrazione che il rilancio del Chiello, in una nuova relazione con il territorio e con una missione più ambiziosa, sia una meta ormai certa”.