Osservatorio idrogeno, in Sicilia nasce gruppo di lavoro - QdS

Osservatorio idrogeno, in Sicilia nasce gruppo di lavoro

Chiara Borzi

Osservatorio idrogeno, in Sicilia nasce gruppo di lavoro

venerdì 16 Settembre 2022

Novanta tra enti, istituzioni e professionisti hanno risposto alla “chiamata” dell’Assessorato regionale all’Energia. La partecipazione è volontaria e non comporta la corresponsione di emolumenti

PALERMO – Novanta tra enti, istituzioni e professionisti del mondo scientifico, accademico ed economico siciliano hanno detto sì alla “chiamata” dell’Assessorato regionale all’Energia concretizzando di fatto la nascita dell’Osservatorio dell’idrogeno. Ad otto mesi dall’approvazione della delibera n. 47 del 29 gennaio 2021, con cui sono state approvate le “Linee guida per lo sviluppo della Strategia dell’idrogeno – Integrazione e sviluppo delle previsioni del Piano energetico ambientale della Regione siciliana (Pears)” e a meno di due mesi dall’istituzione dell’Osservatorio stesso – con decreto assessoriale numero 15 – sono maturate le condizioni per avviare percorso di ricerca, innovazione e sperimentazione che ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza e ridurre i costi delle tecnologie associate all’idrogeno nella regione.

Hanno risposto all’iniziativa tutti gli atenei della regione, l’Università di Palermo con i professori Rosario Miceli e Eleonora Riva Sanseverino, di Catania con il rettore Francesco Priolo e il professore Alberto Fichera), di Messina con i professori Gabriele Centi e Sabrina Conoci e di Enna con i docenti Francesco Castelli e Gabriele Freni. Presenti anche tredici esperti della filiera dell’idrogeno, Riccardo Bernabei Snam), Andrea Bombardi (RIna), Giuseppe Coronella (Fincantieri), Michele Cuonzo (Sonatrach), Maurizio La Villetta (Cmd), Raffaella Mandarano (Green Wave), Simone Massaro (Baxenergy Italia), Vincenzo Pace (Asja Ambiente Italia), Gian Piero Reale (Air Liquide Italia), Michele Russo (Di Pietro Group), Domenico Santagata (Enel Green Power), Gianluca Tumminelli (Archimede).

Hanno aderito alla manifestazione di interesse quattro esperti scientifici e tecnologici provenienti anche da fuori Sicilia: il professore Raffaello Cozzolino dell’Università Niccolò Cusano di Roma, il professore Giovanni Battista Dagnino dell’Università Lumsa, il professore Giacomo Falcucci dell’Università Tor Vergata di Roma e il professore Rosario Lanzafame componente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia. Sono coinvolte anche le Zes della Sicilia Occidentale e Orientale attraverso i commissari straordinari Carlo Amenta e Alessandro Di Graziano.

I componenti esterni dell’Osservatorio regionale sull’idrogeno sono nominati per un triennio e possono essere confermati una sola volta. La partecipazione “Osservatorio regionale sull’idrogeno” è volontaria e non comporta la corresponsione di emolumenti, compensi, indennità o rimborsi di spese comunque denominati.

L’ulteriore intento a cui si allinea la Regione siciliana è quello di estendere l’uso del vettore energetico idrogeno in sostituzione dei combustibili fossili in coerenza con il Green Deal e la decarbonizzazione dell’economia del territorio isolano. Attraverso quest’azione la Sicilia mantiene l’allineamento alla strategia per l’idrogeno pulito denominata “A hydrogen strategy for a climate-neutral Europe” adottata dall’Unione Europea. Sono coinvolti in maniera pro tempore l’Assessore regionale per l’Energia e per i Servizi di pubblica utilità e il Dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia, insieme all’attuale Energy manager della Regione Roberto Sannasardo, il delegato Anci SIcilia Marco Beccali, il delegato Cnr-Itae Antonino Aricò e il delegato Enea Giorgio Graditi.

Un osservatorio regionale sull’idrogeno è presente in Puglia dallo scorso maggio. A differenza della Sicilia proprio la Puglia è stata coinvolta – insieme a Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata – nel piano del governo per la realizzazione di siti di produzione dell’idrogeno supportato dal Pnrr.

Chiara Borzì
Twitter: @ChiaraBorzi

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