Roma, 15 ott. (askanews) – “Per quanto mi riguarda, non esiste uno scontro” sulla Pac post 2027 tra Parlamento Europeo e Consiglio: “vi è sempre un approccio costruttivo finalizzato a trovare soluzioni” ma si deve tenere presente che “la discussione non riguarda solo il comparto agricolo e il piano nazionale e regionale a fondo unico, ma coinvolge anche la dimensione complessiva del bilancio”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione intervenendo in video collegamenteo al Forum dell’agricoltura e dell’alimentazione di Coldiretti in corso a Roma.
Fitto ha ricordato che “la proposta della Commissione europea rappresenta un segnale di avvio del percorso” e ha sottolineato che la proposta rispecchia “un approccio differente, con una struttura di bilancio nuova, su cui stiamo lavorando”. Il Commissario Ue ha sottolineato che il lavoro sulla proposta “proseguirà con la Commissione insieme a Parlamento e Consiglio” e ha aggiunto che “la dimensione finanziaria della proposta a favore dell’agricoltura resta significativa, ma sarà necessario verificare, nel confronto con il Consiglio, la dimensione finanziaria dell’intero bilancio, tema su cui torneremo nei prossimi mesi”.
Quindi, nel confronto politico, secondo Fitto è “necessario adottare una valutazione più ampia, poiché la dimensione complessiva del bilancio potrebbe portare a considerazioni differenti. È infatti diverso chiedere più risorse mantenendo la stessa distribuzione senza cambiamenti, rispetto a trovarsi di fronte a un bilancio con un’ampiezza differente. La valutazione delle politiche deve sempre avvenire con una visione completa della situazione”. “Mantenere lo stesso approccio storico potrebbe diventare problematico: lo dico non solo riferendomi all’agricoltura, ma anche ad altri settori, come quello della coesione”, ha specificato.
“La domanda che dobbiamo porci – ha quindi proseguito – è se possiamo immaginare decisioni che, basate su una logica triennale, restino immutate per sette anni, in un mondo che cambia con rapidità impressionante. Questo tema, ritengo, deve far parte integrante della nostra riflessione”.

