Per il biennio 2024-25, sarà ripreso per la maggior parte il format già visto nel 2019
Con la diffusione della circolare n.69 del 2024 (clicca qui per tutti i dettagli), l’Inps ha annunciato i termini della pace contributiva 2024. Questo, è valido per quei lavoratori che vogliono aumentare i propri contributi pagando per conto proprio. Per cosa conviene farlo? Sia per andare in pensione prima (ottenendo nel minor tempo possibile il numero minimo di contributi richiesti) che per assicurarsi una rendita maggiore.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Cos’è e quali sono gli obiettivi della pace contributiva
Avere a proprio carico l’onere previsto per la valorizzazione al fine della pensione. Questo l’obiettivo principale della pace contributiva, misura che ogni tanto viene introdotta (l’ultima volta nel 2019) dall’Inps. Questa, è rivolta soltanto ai soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e che non siano già possessori di pensione. Inoltre, la riscossione potrà avvenire esclusivamente per i periodi non soggetti a obbligo contributivo e che non siano già coperti da nessuna tipologia di contribuzione.
Inoltre, bisogna chiarire l’aspetto fondamentale della pace contributiva. Come stabilito, infatti, è possibile riscuotere per il massimo di 5 anni versando i relativi contributi. Questi, chiaramente saranno equiparati alla contribuzione ordinaria del lavoro. I periodo di vuoto dovranno invece posizionarsi tra il 31 dicembre 1995 e l’1 gennaio 2024.
Requisiti per la pace contributiva
Per poter richiedere la pace contributiva, bisogna essere in possesso di uno tra i requisiti riportati di seguito:
- Assicurazione generale obbligatoria (AGO) per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) dei lavoratori dipendenti;
- Soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
- Gestione separata.
Le differenze rispetto alla pace contributiva del 2019
Per il biennio 2024-25, sarà ripreso per la maggior parte il format della pace contributiva già vista nel 2019. Tuttavia, ci saranno una differenza importante:
- A differenza del 2019, non sarà possibile la detrazione al 50% della spesa sostenuta.
Come nella pace contributiva precedente, sarà invece possibile rateizzare i costi.
Pace contributiva 2024, come fare domanda e scadenze
Per presentare la richiesta di ammissione alla pace contributiva 2024-25 bisogna farlo entro il 31 dicembre del 2025. Questo, andrà fatto dal diretto interessato o dai suoi stretti familiari. A poter procedere con la richiesta può anche essere il datore di lavoro, che può farsi carico del relativo onere. Inoltre, la richiesta va presentata in online/ in via telematica nelle seguenti opzioni disponibili:
- Portale web dell’Inps, accedendo all’area tematica denominata “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” e andando su “Riscatti”;
- numero verde Inps;
- patronati.