Pace o condizionatori? - QdS

Pace o condizionatori?

Pace o condizionatori?

sabato 09 Aprile 2022

Chiede in tv Draghi. Risposta: entrambe. Ovviamente il Governo Italiano è per la pace; ma con le sanzioni alla Russia la espulsione di 30 Diplomatici della stessa, embargo per tutto l’export e di contro l’invio – in uno ad altri Paesi Europei – di aiuti economici e bellici alla Ucraina invasa da una “operazione militare speciale” della Russia, ha sbilanciato tutto. Superato solo dal Papa che ha baciato la bandiera Ucraina offertagli da alcuni bambini.

Ma ciò che si sta svolgendo tra Ucraina e Russia, ambedue Stati sovrani, membri dal 1945 dell’ONU, non appartenenti né alla EU né alla NATO, che parlano più o meno la stessa lingua, assieme quando erano parte della URSS, a vincere la II guerra in Europa occupando Berlino, è una “guerra regionale” ma pericolosa perché una delle due Nazioni ha l’atomica!

L’Ucraina è una repubblica parlamentare, la Russia una repubblica semipresidenziale: due stati sovrani, non aderenti ad alcuna alleanza o patto, liberi di intraprendere azioni, a volte assurde, illogiche, malvagie.
Una vuole ricreare l’impero russo, l’altra, giustamente, starsene in pace.
L’Europa Unita non è Stato ne Nazione: ma un aggregato di esse senza Costituzione,politica estera, difesa, legata solo dall’Euro. Si è mobilitata (e con essa gli Usa –stato Nazione) contro la Russia ed in difesa dell’Ucraina, ed ha avuto fino al 24 Febbraio, inizio della tragedia (perché tale è), rapporti commerciali,culturali, sociali con entrambi. Ha consentito di creare due gasdotti attraverso i quali passa circa il 40% del fabbisogno di gas per noi, utilizzare grano,mais e girasoli.
In Italia pare ci siano un milione e mezzo di russi residenti od operanti e tutto “cum magno gaudio” per tutte e tre – Europa, Ucraina, Russia .

Gli Usa, con presidente democratico avanti nell’età e con mente non del tutto chiara, hanno colto la palla al balzo per sostenere che vi è un attentato alla Nato e con parole offensive non degne di un capo di Stato, lancia in resta si sono buttati nella lotta a loro modo di vedere giusta e buona per indebolire la Russia, ieri rappresentante il “comunismo” da lottare ed oggi competitiva come potenza assieme alla Cina. Ma utilizzando lo scudo europeo pieno di buchi per la non unanimità dei 27 Stati componenti.
Da tutto ciò ne deriva che i sacrifici che si stanno imponendo all’Italia, paese non cobelligerante, né in debito commerciale e politico verso le due parti in conflitto sono extra ratione. Gli aiuti che stiamo inviando all’Ucraina in soldi ed armi di difesa (?) ammissibili ed umanamente comprensibili. Ma rompere i rapporti con la Russia fuori da ogni logica ed anche fuori dalla solidarietà da esprimere ad un paese ingiustamente invaso. Il resto spetta all’ONU. Gli appelli di buttar fuori da essa (Commissione per i Diritti Umani) la Russia sono andati a buon fine e dimostrano che il Premier Ucraino da a volte i numeri giusti,mentre tutti solidarizziamo con lui ed il suo popolo sul piano umanitario. Diamo a Cesare ciò che è di Cesare.

Ma non una guerra nucleare.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017