Suscita dolore ma anche numerosi dubbi la morte di Edoardo Righetto, imprenditore veneto di 61 anni, deceduto lo scorso 12 agosto in ospedale a Padova: tra le ipotesi c’è quella che possa essere stato un caso di morbo della “mucca pazza”.
Al momento non è possibile, però, avere alcuna conferma e – in attesa dei dovuti esami, i cui risultati arriveranno tra qualche mese – l’ipotesi rimane remota.
Padova, la morte di Edoardo Righetto e l’ipotesi del morbo della mucca pazza
Il 61enne è deceduto dopo tre giorni di ricovero per un’encefalopatia da prioni, una malattia neurodegenerativa rara che colpisce il sistema nervoso centrale. Negli anni Duemila se ne parlò molto in quanto una delle encefalopatie di questo tipo più comuni era la malattia di Creutzfeldt-Jakob e una delle sue varianti era proprio legata all’ingestione di carne contaminata.
Un anno fa i primi sintomi
Pare che Edoardo Righetto avesse manifestato i primi sintomi circa un anno fa, sotto forma di dolore al piede. Un fastidio che gli impediva di camminare bene. Pian piano i sintomi sarebbero peggiorati, includendo anche perdite di memoria e problemi nel controllo della parte destra del corpo. A luglio 2025 la diagnosi: una grave encefalopatia da prioni. Poi, il 9 agosto, la crisi respiratoria che ha portato al ricovero urgente del 61enne a Padova e poi al decesso.
Gli accertamenti
Serviranno esami clinici per chiarire le esatte cause della morte del 61enne, nello specifico bisognerà svolgere l’esame neuropatologico sul cervello. Il risultato sarà trasmesso all’Istituto Superiore di Sanità, che chiarirà se effettivamente sia stato il “morbo della mucca pazza” o un altro fattore (o insieme di fattori) a provocare il decesso.
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