Padre Georg attacca Ratzinger: "Mi dimezzò come prefetto, rimasi scioccato" - QdS

Padre Georg attacca Ratzinger: “Mi dimezzò come prefetto, rimasi scioccato”

Padre Georg attacca Ratzinger: “Mi dimezzò come prefetto, rimasi scioccato”

Redazione  |
giovedì 05 Gennaio 2023

Il segretario particolare di Ratzinger si sente un "prefetto dimezzato". Lo scrive lo stesso monsignor Georg Ganswein in un libro

Il segretario particolare di Ratzinger si sente un “prefetto dimezzato”. Lo scrive lo stesso monsignor Georg Ganswein in un libro scritto a quattro mani con Saverio Gaeta dal titolo “‘”ient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Bendetto XVI”.

Le rivelazioni nel libro

“Restai scioccato e senza parole”, scrive nel riferire quello che a suo dire gli avrebbe detto papa Francesco: “Lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro”. Benedetto XVI, “tra il serio e il faceto”, avrebbe commentato: “Penso che papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode. Che Francesco non considerasse strategica la Prefettura della Casa Pontificia lo avevo comunque compreso da altri segnali” solo “in apparenza piccoli”. Il segretario particolare di Ratzinger fa un esempio: “l’appartamento che spetta al Prefetto”. A suo dire Bergoglio gli avrebbe detto: “Per favore, non ne prenda possesso ora”.

Padre Georg: “ha dato disposizioni di distruggere scritti privati”

Gli scritti ‘privati di ogni tipo devono essere distrutti’. Sono le disposizioni del Papa emerito a proposito dei suoi scritti privati date al segretario particolare, mons. Georg Ganswein. Lo riferisce lo stesso padre Georg nel libro ‘Nient’altro che la verità’. “Ho ricevuto da lui istruzioni precise con indicazioni di consegna che mi sento obbligato a rispettare – ha scritto Ganswein – sulla biblioteca, sui manoscritti dei libri”, sulla “documentazione relativa al Concilio e alla corrispondenza”. Per quelli privati la consegna è stata di distruggerli “senza eccezioni”. Ganswein dice poi di non avere dubbi “sulla santità” del Papa emerito ma dice che non farà “passi per accelerare il processo di canonizzazione”.

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