Pubblica amministrazione, l' Antitrust “Non c'è più solo PagoPa” - QdS

Pubblica amministrazione, l’ Antitrust “Non c’è più solo PagoPa”

redazione

Pubblica amministrazione, l’ Antitrust “Non c’è più solo PagoPa”

venerdì 06 Novembre 2020

Il punto dell’Autorità sulle modalità disponibili per i pagamenti. Le linee guida precisano che si possono usare altri metodi versamento. Per la Tari, per esempio, si può ricorrere alla domiciliazione bancaria

ROMA- Le pubbliche amministrazioni possono prevedere altri metodi di pagamento da parte dei cittadini oltre alla modalità PagoPa: ad esempio la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la Tari.

Anzi, il Decreto Rilancio prevede che gli enti territoriali possano addirittura “premiare” coloro che per i pagamenti si avvalgano della domiciliazione bancaria, applicando una riduzione fino al 20% dell’aliquota.

Peraltro l’obbligo di PagoPa è stato prorogato al 28 febbraio 2021. È quanto fa nota l’Antitrust, in una segnalazione, dove “evidenzia che modifiche, deroghe e proroghe” sulla disciplina delle modalità di pagamento alle amministrazioni pubbliche hanno “creato incertezza e condotto alcune amministrazioni a restringere le modalità ammesse per i versamenti”.

L’Autorità ha rilevato inoltre che, nonostante il Codice dell’Amministrazione Digitale preveda un obbligo generalizzato di utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPa, le relative Linee Guida precisano che si possano affiancare anche altri metodi di pagamento, tra cui la domiciliazione bancaria.

Questo quadro, conclude l’Autorità, ha generato incertezza nelle Amministrazioni Pubbliche, tanto che alcune, anche importanti dal punto di vista demografico, hanno ristretto al solo sistema PagoPa le modalità ammesse per i pagamenti (escludendo, ad esempio, la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la Tari).

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017