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Pagamenti, nel 2019 Sicilia ultima per numero di imprese “puntuali”

Pagamenti, nel 2019 Sicilia ultima per numero di imprese “puntuali”

Studio Cribis: solo il 17,3% delle aziende paga i clienti ed i fornitori entro trenta giorni. Trapani fanalino di coda fra le province italiane. Nell’Isola la migliore è Ragusa

PALERMO – Il 2019 testimonia ancora una volta la poca puntualità delle imprese siciliane nel pagare clienti e fornitori entro 30 giorni. Lo scenario che emerge dallo studio Pagamenti 2019 di Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, parla chiaro: la Sicilia è l’ultima regione in Italia, solo il 17,3% delle aziende isolane è puntuale nei pagamenti. Quadro desolante che evidenzia le difficoltà economiche delle imprese, le quali faticano enormemente nel portare a termine i propri adempimenti anche con i privati. In tale contesto Trapani, che retrocede di ben cinque posizioni rispetto all’anno scorso e si colloca al 107° posto, è la meno virtuosa fra le province italiane.

Spicca sulle altre Ragusa che è la migliore in Sicilia collocandosi all’88° posto a livello nazionale e con la più bassa percentuale di imprese che adempiono i propri obblighi di pagamento con un ritardo di oltre 30 giorni (16,8%). Non può dirsi lo stesso per le imprese che operano nel territorio di Trapani che in tal senso presentano la più alta percentuale (24,8), precedendo Palermo (23%) e Enna (22,2%). Parliamo di cifre che confermano l’incremento dei pagamenti con ritardi superiori ai 30 giorni nella nostra Isola che era già stato rilevato da Cribis nel settembre del 2019: si è passati dal 21,9% del terzo trimestre del 2018 al 22,5% di quello dell’anno successivo (+ 0,6 punti percentuali).

Dopo la provincia iblea, in seconda posizione troviamo Catania con il 94° posto in Italia, seguita da Agrigento (95°), Enna (96°), Caltanissetta (97°), Messina (99°), Siracusa (100°), Palermo (101°). Quasi tutte le province isolane hanno guadagnato posizioni in graduatoria, su tutte Enna e Caltanissetta (ben 11), mentre Agrigento è salita di 8 posti, Messina di 6, Palermo di 5 e Ragusa di 1.

Quest’ultimi dati rispecchiano quanto accaduto in Italia nel 2019. Sebbene negli ultimi dieci anni le aziende italiane che pagano clienti e fornitori con più di 30 giorni di ritardo siano quasi raddoppiate (+90,9% dal 2010 a oggi), negli scorsi 12 mesi il loro numero è diminuito dell’8,2% rispetto al 2018. In Italia l’Emilia-Romagna è la prima regione per numero di imprese più puntuali (43,6%), anticipando di pochissimo la Lombardia (43,5%). Chiude il podio il Veneto (42,3%), seguito dal Trentino Alto-Adige (41,6%). Sorprende per certi versi il quinto posto in questo ranking delle Marche con il 40%, mentre le migliori regioni del Sud sono Basilicata e Puglia, con rispettivamente una percentuale del 26,5 e 25,6. In fondo alla classifica, a far compagnia alla Sicilia, troviamo Sardegna (20%) e Calabria (18,2%).

Aggiornata al quarto trimestre 2019, l’analisi effettuata da Cribis testimonia che in Italia a dicembre 2019 oltre un terzo delle imprese (34,7%) effettua i pagamenti nei termini previsti, un dato leggermente inferiore rispetto al 2018 (35,5%), mentre oltre la metà (54,8%) adempie i propri obblighi di pagamento con un ritardo massimo di 30 giorni (53,1% nel 2018) e il 10,5% con oltre un mese di ritardo (11,4% nel 2018). Quello che presenta una situazione alquanto allarmante è il commercio al dettaglio con il 16,7% delle imprese che mostra un’incidenza di ritardi gravi.

Marco Preti, amministratore delegato di Cribis, ha commentato così i numeri emersi dallo studio: “È in corso un’inversione di tendenza positiva, anche se al Sud e nelle Isole c’è ancora tanto da fare: è qui, infatti, che le imprese incontrano maggiori difficoltà, con solo il 21,8% di pagamenti regolari. Il Nord Est, con il 42,4%, si conferma invece l’area geografica più affidabile”.

Twitter: @AntoninoLoRe