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Pagamenti, la Sicilia divisa tra contante ed elettronico

Pagamenti, la Sicilia divisa tra contante ed elettronico
PAGAMENTI ELETTRONICI

Banca d’Italia: crescita digitale del 14% guidata dai giovani, ma l’Isola resta la roccaforte della moneta fisica al Sud Italia. A Palermo le transazioni cashless sono aumentate del 20%, mentre a Catania e Messina sono cresciute del 15%

PALERMO – Il vento della digitalizzazione soffia con forza in Italia, ma i dati confermano che in Sicilia la resistenza è più tenace. La regione, assieme alla Sardegna, si trova all’incrocio tra la modernità dei pagamenti elettronici e la profonda tradizione del contante.

In Sicilia, nel 2023, appena il 54% dei pagamenti avviene con mezzi elettronici

L’analisi condotta dalla Banca d’Italia nel suo recente “Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia” mette in luce i numeri esatti di questa complessa transizione. In Sicilia, nel 2023, appena il 54% dei pagamenti avviene con mezzi elettronici, mentre a livello nazionale ciò avviene per il 61% del totale delle transazioni, quota ben più alta del valore isolano, nonostante un calo marcato rispetto al 69% del 2022. Il dato più rivelatore riguarda l’intenzione dei consumatori. Quando i siciliani hanno la libertà di scegliere come pagare, la bilancia pende chiaramente verso il contante: se tale scelta viene effettuata dal 22% degli italiani, nell’Isola si sale al 27%.

Di conseguenza, il numero di persone che non ha una preferenza netta o è indifferente tra i due strumenti è del 19% nella regione, contro il 17% nazionale, suggerendo una maggiore incertezza o una maggiore abitudine a conformarsi a quanto offerto dall’esercente. Il legame con la moneta fisica rimane elevato per ragioni sia pratiche che psicologiche. Una vasta maggioranza di italiani considera “importante” o “molto importante” avere la possibilità di pagare in contanti, soprattutto nei piccoli centri dove l’opzione elettronica non è sempre garantita o è percepita come meno immediata.

Il contante continua a essere lo strumento prediletto per gli anziani

Inoltre, per le popolazioni più anziane, il contante continua a essere lo strumento prediletto dalle fasce di popolazione più anziane, con minor grado di istruzione e a basso reddito, le quali lo utilizzano per mantenere un controllo più stretto e immediato sulle proprie uscite finanziarie. Non è un caso che l’utilizzo del Pos come mezzo di pagamento sia preferito dai giovani adulti al di sotto dei 24 anni e dalle persone con un alto grado di scolarizzazione.

La Sicilia non è però immune all’ondata tecnologica

Nonostante la preferenza per il contante sia ancora alta, la Sicilia non è però immune all’ondata tecnologica. Le analisi di settore complementari al report della Banca d’Italia indicano che, pur partendo da una base bassa, l’Isola sta recuperando a un ritmo notevole. Nel 2023, le transazioni digitali in Sicilia hanno registrato un incremento di circa il +14% rispetto all’anno precedente. Questo tasso di crescita è in linea, se non superiore, a quello di alcune regioni del Nord-Est.

L’accelerazione è trainata dalle nuove generazioni. È stimato che circa il 90% dei giovani siciliani, appartenenti alle fasce denominate “Generazione Z” e “Millennials”, utilizzi regolarmente i pagamenti elettronici, dimostrando un’adozione di massa della tecnologia di pagamento. Incide anche il fattore urbanizzazione: la crescita è più visibile nei capoluoghi e nei grandi centri. Tra tutti, Palermo ha visto l’incremento delle transazioni cashless toccare il +20%, mentre Catania e Messina si sono attestate attorno al +15%.

Una fortissima spinta viene dall’espansione dell’e-commerce, nel quale le carte dominano con il 51% del volume e il 52% del valore delle transazioni, seguite dalle piattaforme di pagamento come PayPal e i wallet digitali, che coprono il 28% del volume. Stanno aumentando anche le transazioni tra privati, che avvengono ancora in contanti per il 44% del totale, mentre i pagamenti effettuati tramite carte e app mobili hanno ormai raggiunto una quota quasi paritetica del 43%, segnando una rapida adozione delle soluzioni digitali anche per scambi informali.

L’attrito al cambiamento in Sicilia è ancora forte

L’analisi dei dati è inequivocabile: l’attrito al cambiamento in Sicilia è ancora forte, con un 27% che frena la transizione, ma la tendenza è irreversibile. La sfida per l’Isola ora è trasformare la preferenza del 54% in realtà quotidiana, garantendo che ogni esercizio commerciale, dal centro storico al borgo più isolato, sia pronto ad accettare la moneta del futuro.