Sanremo 2022, le pagelle della prima serata

Hanno colpito le canzoni di Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Mahmood e Blanco. Bene anche Yuman e Dargen D’Amico. Per problemi tecnici, da risentire Noemi e La Rappresentante di Lista

Achille Lauro con l’Harlem Gospel Choir – “Domenica”

Aveva promesso una canzone diversa dal suo repertorio. E invece Achille Lauro resta Achille Lauro. Si presenta a petto nudo e pantalone di pelle nera. La canzone contiene tutti gli elementi di un suo pezzo tra coretti e quell’ Oh no memorabile. Improvvisa una coreografia che immaginiamo perfetta per un video di TikTok. Da apprezzare la scelta del coro gospel. Siamo certi che sarà una canzone che canticchieremo per le prossime settimane. Voto 3

Yuman – “Ora e qui”

Una performance intimista e profonda per Yuman. La canzone è molto bella e l’artista si gode il momento aprendosi all’emozione nell’estensione vocale. Buona tenuta di palco. Tanta voglia di crescere. Voto 5,5 

Noemi – “Ti amo non lo so dire”

Incantevole nel suo abito rosa, Noemi ha proposto un brano che vanta tra gli autori Mahmood e Dardust. E si sente perchè è una bella canzone e perchè ha delle caratteristiche strutturali proprie degli autori. Bella interpretazione, ottima tenuta di palco ed emozione presente come fosse la prima volta. Voto 7 

Gianni Morandi – “Apri tutte le porte”

In gara dopo ventidue anni. Per il ritorno da artista, Morandi canta un brano scritto da Jovanotti con un messaggio di ottimismo e una carica di energia coinvolgente. L’emozione iniziale è stata spazzata da una padronanza del palcoscenico degna della sua longeva carriera. Convince, entusiasma e si fa canticchiare già. Voto 8 

La Rappresentante di Lista – “Ciao ciao”

Per la loro seconda volta, il gruppo siciliano sceglie una canzone il cui ritornello non si scorda più. La sentiremo a lungo un po’ ovunque. Ma manca qualcosa. Forse la presenza scenica della band non è stata all’altezza della potenza trascinante del brano. Confidiamo nelle esibizioni delle prossime serate. Per intanto, ciao ciao. Voto 6,5

Michele Bravi – “Inverno dei fiori”

Profondo, delicato, intenso. Michele Bravi ha portato sul palco dell’Ariston la sua indiscutibile bravura. La canzone merita più di un ascolto, ma colpisce già. Intanto Voto 7

Massimo Ranieri – “Lettera di là dal mare”

Grande potenza vocale, interpretazione calzante e brano tipicamente sanremese. Riporta in un’altra era tra malinconia e profondità. Voto 5

Mahmood e Blanco – “Brividi”

Altissime aspettative che sono state ampiamente ripagate. La canzone è bellissima. Le voci di Mahmood e Blanco, seppur diverse e particolari, si fondono e mescolano alla perfezione. Emozionati ed emozionanti sul palco. Bravissimi. Voto 9

Ana Mena – “Duecentomila ore”

Debutta al festival con una canzone con sonorità neomelodica. Non è un caso: il brano è stato scritto da Rocco Hunt. Perfetta per le radio, poco per la kermesse musicale. E la performance è statica. Voto 3,5 

Rkomi – “Insuperabile”

Impeto e ritmo per la prima volta di Rkomi. Una canzone con un ritornello trascinante, capace di rimanere nelle classifiche anche per settimane. Per il Festival di Sanremo, invece, non supera la sufficienza. Peccato, speravamo di meglio. Voto 4

Dargen D’Amico – “Dove si balla”

Canzone allegra che invita a divertirsi come antidoto ai problemi e alle delusioni. Se Dargen tiene bene il palco, non si può dire lo stesso della sua voce. Alti e bassi. E quindi, farà strage di classifiche ma per il Festival di Sanremo anche no. Semi – delusione. Voto 2

Giusy Ferreri – “Miele”

Se la canzone non è male, a non convincere è la performance. Poco comunicativa e non rimane molto altro. Manca la grinta che contraddistingue il sound di Ferreri. Si confida in un secondo ascolto. Voto 3

Sandy Sciuto

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