Palacongressi di Taormina: obiettivo agibilità - QdS

Palacongressi di Taormina: obiettivo agibilità

Palacongressi di Taormina: obiettivo agibilità

mercoledì 13 Settembre 2023

L’Amministrazione comunale ha completato l’iter per l’affidamento dei lavori di adeguamento della struttura dal punto di vista antisismico, una certificazione attesa ormai dal lontano 2017

TAORMINA (ME) – Il Palazzo dei Congressi sarà finalmente adeguato dal punto di vista antisismico. Dopo anni di attesa infinita, l’Amministrazione comunale ha completato l’iter per l’affidamento dei lavori, che il Responsabile d’area dei Lavori pubblici, Massimo Puglisi, ha assegnato (delibera numero 314 del 05/09) alla ditta Intelisano di Castelmola per la cifra di 85.842 euro. Una somma già prevista nel bilancio 2023 perché classificata di carattere urgente, considerato che questi lavori sono necessari per ottenere una certificazione dovuta per legge e che il Comune di Taormina avrebbe dovuto fornire già dal 2017.

La struttura polifunzionale di piazza Vittorio Emanuele è priva dell’agibilità da quando, a seguito del vertice G7 e dei lavori di messa a nuovo che erano stati decisi dal Governo e portati avanti dall’Aeronautica militare (costati la bellezza di oltre 4 milioni di euro), l’Amministrazione avrebbe dovuto completare i restanti interventi – al tempo stimati per circa 230 mila euro – proprio per ottenere l’agibilità definitiva. Lavori mai fatti, con la parziale scusante di trovarsi in dissesto finanziario, in realtà dichiarato soltanto da luglio del 2021.

Dunque a poche settimane dal suo insediamento, la Giunta del sindaco Cateno De Luca aveva approvato un cronoprogramma dei lavori da eseguire (delibera numero 224 del 08/07) e stanziato in via preventiva 150 mila euro, per l’adeguamento del palazzo. Successivamente, con l’approvazione del progetto esecutivo, è stata stimata una spesa complessiva di circa 94 mila euro, di cui 68 mila a base d’asta. Fino ad arrivare alla chiusura del cerchio con la recente assegnazione dei lavori.

Nonostante l’edificio sia di proprietà del Comune, d’altro canto esiste tutt’ora un contenzioso tra il Comune stesso e la società Aditus, che lo scorso aprile si era vista assegnare la gestione dell’impianto dalla precedente Amministrazione. Assegnazione che De Luca aveva immediatamente fatto revocare perché a suo dire considerata “nulla” perché effettuata in campagna elettorale. Auditus si era poi rivolta al Tar di Catania ottenendo l’accoglimento del ricorso, e tenendo così in piedi lo scontro legale. Per questo motivo l’Amministrazione di Palazzo dei Giurati ha a sua volta presentato ricorso al Cga e richiesto una perizia di stima della struttura al fine di calcolare il reale valore di locazione da poter applicare al Palacongressi.

De Luca e i suoi vogliono infatti capire pure come mai il bando per affidare la gestione dei servizi, poi vinto da Aditus, avesse una base d’asta di appena 44 mila euro, quindi poco più di 3 mila euro al mese, e per giunta a favore di un contratto che avrebbe avuto una durata di nove anni. In realtà si era già da prima stimato che il bando per la gestione del Palacongressi contenesse un giro d’affari di circa 2,280 milioni di euro, avente come obiettivo primario quello di intercettare un’organizzazione di respiro internazionale, che fosse capace di attrarre nuovi congressi, eventi e convegni.

La gara è stata poi espletata seguendo il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, corredata in teoria dalla presentazione di un progetto nel quale il pretendente ha spiegato in che modo intenda gestire questo tipo di servizi. La Aditus, dal canto suo, ha rimarcato di aver vinto dapprima la gara d’appalto, a procedura aperta per la gestione dei siti archeologici di Taormina e Siracusa, che era stata bandita nel 2010 ai sensi del Codice degli appalti e del Codice dei beni culturali. Gli atti di concessione sono stati sottoscritti nel 2016 per Siracusa e nel 2017 per Taormina per la durata di quattro anni. La sospensione dei servizi per la pandemia da Covid degli anni 2020/2021 ha comportato poi, una proroga dei servizi.

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