PalaCongressi di Taormina, arriva l’ok al finanziamento - QdS

PalaCongressi di Taormina, arriva l’ok al finanziamento

Massimo Mobilia

PalaCongressi di Taormina, arriva l’ok al finanziamento

mercoledì 24 Novembre 2021

Nei giorni scorsi sono stati messi finalmente a bilancio i fondi regionali da 231 mila euro che serviranno per acquistare ed installare nuove attrezzature nella parte scenica delle due sale

TAORMINA (ME) – L’ultima volta che si era tornato a parlare di lavori al Palazzo dei Congressi e della possibilità che venisse pubblicato il bando volto a individuare un gestore, era stato prima dell’estate, quando dal Comune di Taormina avevano fatto sapere che i tempi si erano allungati in attesa che venisse emanato dal governo Draghi il cosiddetto decreto “Governance e Semplificazioni”, per trovarsi in linea con le ultimissime normative in materia di appalti.

Quel Decreto legge il Governo lo aveva poi pubblicato, il 28 luglio, ma i lavori di ristrutturazione e il bando sul Palacongressi tardano ancora ad arrivare, e sono passati ormai oltre quattro anni da quando, nel 2017, i militari dell’Aeronautica avevano consegnato la struttura rimessa a nuovo e in sicurezza in occasione del vertice G7, derogando al Comune l’ultima parte di lavori senza i quali la struttura non avrebbe potuto ottenere la piena funzionalità.

Adesso tornano ad accendersi le speranze, dopo che nei giorni scorsi il dirigente comunale dell’Area Urbanistica, ha deliberato la presa d’atto del finanziamento regionale da 231 mila euro, che Taormina aveva ottenuto proprio per “lavori di impiantistica per innovazione tecnologica e miglioramento delle prestazioni energetiche del Palazzo dei Congressi”. Si tratta di risorse a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione del ciclo di finanziamento europeo 2014-2020, nelle linee di intervento gestite dall’assessorato regionale ai Beni culturali a favore dei teatri siciliani. Con una spesa da 4 milioni e 185 mila euro, il Palacongressi era già stato l’investimento più grosso che il Governo italiano aveva destinato alla città di Taormina, nell’ambito dei lavori svolti in occasione del vertice internazionale dei Capi di Stato, ma in mancanza di risorse proprie il Comune era dovuto ricorrere ai fondi europei per poter finanziare gli interventi mancanti.

I 231 mila euro adesso sono stati messi ufficialmente a bilancio, e serviranno per acquistare e installare nuove attrezzature nella parte scenica delle due sale, quella grande da 820 posti e quella piccola da 220. È prevista in particolare, la sostituzione dei tiri elettrici, la messa in ripristino del proscenio con tre ponti mobili, la ristrutturazione e il restauro generale dei locali che verranno adeguati alla messa a norma, l’acquisto di nuovi arredi per i camerini e le sale di produzione, la manutenzione dei sistemi scenici di movimentazione, la sostituzione degli schermi e dei corpi luce con proiettori a led di ultima generazione, anche in funzione del risparmio energetico. Altri lavori sono previsti infine, nel terrazzo e nella copertura della sala teatro più grande. Senza questi lavori, negli ultimi quattro anni il Palazzo dei Congressi è rimasto quasi inutilizzato e nell’impossibilità di offrirsi al mercato internazionale della congressistica.

L’inizio dei lavori inoltre, è ritenuto dal Comune contestuale alla pubblicazione del bando per individuare il nuovo gestore. L’amministrazione del sindaco, Mario Bolognari, ha intenzione di esternalizzare la gestione a una società del settore, che nel lungo periodo possa finalmente rilanciare la struttura nel turismo congressuale.

La bozza di avviso pubblico per intercettare un general advisor è pronta da tempo nei cassetti di Palazzo dei Giurati. Si cerca una società di respiro internazionale, con cui concludere un accordo di nove anni, partendo da un canone di locazione base di 44 mila euro l’anno. Una cifra iniziale volutamente bassa per cercare di massimizzare la presentazione delle offerte, e con caratteristiche contenute in un atto di indirizzo già discusso e approvato in Consiglio comunale.

Una sorta di partnership pubblico-privata insomma, dove il Comune rimarrebbe il principale supervisore dell’immobile più importante della città, valutato 15 milioni di euro, con il diritto di riservarsi l’utilizzo gratuito dei locali almeno 30 giorni l’anno, per le più importanti rassegne di TaorminaArte.

Twitter: @MassimoMobilia

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