Palagonia, truffa bonus cultura: sequestrati circa 400mila euro

Palagonia, truffa bonus cultura per noto imprenditore: sequestrati circa 400mila euro

marikacontarino

Palagonia, truffa bonus cultura per noto imprenditore: sequestrati circa 400mila euro

Redazione  |
sabato 01 Giugno 2024

Attraverso un accordo illecito tra il commerciante e i clienti, questi ultimi avevano la possibilità di acquistare beni diversi da quelli previsti dalla normativa.

La Guardia di Finanza di Catania ha eseguito una misura cautelare avente per oggetto il sequestro preventivo, anche per equivalente, dell’importo complessivo di € 397.322,82. Il profitto deriva dal reato di truffa aggravata commesso da un noto imprenditore di Palagonia, in merito al bonus cultura.

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Il provvedimento ablativo, già disposto nel 2023 dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone, era stato oggetto di dissequestro a seguito di formale ricorso avanzato dall’indagato.

La truffa bonus cultura a Palagonia: i dettagli

Il sequestro eseguito dai Finanzieri della Compagnia di Caltagirone è il frutto di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Grazie ad essa i militari hanno scoperto l’articolato meccanismo di truffa dell’imprenditore di Palagonia, teso a eludere la normativa che disciplina il c.d. “Bonus Cultura 18app”. Il beneficio consiste nell’erogazione di buoni del valore di 500 € spendibili dai neo diciottenni per l’acquisto di beni o servizi volti a promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale.

L’attività d’indagine avrebbe portato alla luce l’esistenza di un illecito accordo tra l’imprenditore e i giovani titolari dei buoni. Questo consisteva nella possibilità di acquistare beni diversi da quelli previsti dalla normativa. La complicità tra le parti avrebbe permesso ai giovani di acquistare beni come prodotti di telefonia e tablet, dal valore d’acquisto superiore al buono assegnato. All’imprenditore, invece, di ottenere l’illecito vantaggio del rimborso, immediato e totale, dell’importo nominale del coupon, pari a 500 euro, erogato dal Ministero della Cultura.

Gli accertamenti e la denuncia

I militari della Guardia di Finanza di Caltagirone, attraverso i riscontri testimoniali acquisiti dai fruitori, avrebbero accertato il coinvolgimento di circa mille ragazzi su tutto il territorio nazionale.

Per tali fatti i finanzieri hanno deferito l’imprenditore all’A.G. calatina per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mentre a ciascun ragazzo è stata contestata la violazione amministrativa per l’indebito utilizzo del buono.

Il profitto della truffa bonus cultura consumata a Palagonia ai danni dello Stato ha consentito di sottoporre a sequestro beni immobili sia di proprietà dell’imprenditore, che nella materiale disponibilità dello stesso, anche per interposta persona. I puntuali accertamenti svolti dai finanzieri nella fase preliminare all’esecuzione del provvedimento, hanno permesso di ricollegare all’indagato la disponibilità di beni immobili a destinazione sia residenziale che commerciale, precedentemente alienati dallo stesso al mero scopo di sottrarli a un eventuale sequestro.

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