Palermo, accesso agli uffici pubblici: scontro sul Green pass - QdS

Palermo, accesso agli uffici pubblici: scontro sul Green pass

redazione

Palermo, accesso agli uffici pubblici: scontro sul Green pass

martedì 17 Agosto 2021

Al personale il compito di verificare che ogni cittadino in ingresso sia provvisto della certificazione verde. I consiglieri della Lega hanno denunciato “caos” e disagi per i cittadini

PALERMO – È subito scontro sul Green pass negli uffici pubblici. Il segretario generale del Comune, Antonio Le Donne, d’intesa con il vice sindaco, Fabio Giambrone, ha infatti reso noto che l’Amministrazione comunale, in attuazione dell’ordinanza del presidente della Regione n.84 del 13 agosto scorso, interdirà, a coloro che saranno sprovvisti della certificazione verde, l’accesso ai servizi pubblici erogati direttamente dal Comune di Palermo e a quelli erogati dalle Aziende comunali partecipate, nonché a quelli erogati dai soggetti privati incaricati dal Comune.

“Nelle more dell’adozione di un apposito provvedimento direttoriale – hanno scritto in una nota – i dirigenti capi Area e i dirigenti datori di lavoro impartiranno le opportune indicazioni operative agli uffici posti sotto la loro direzione, affinché il personale posto a presidio degli edifici comunali e delle aziende erogatrici di servizi comunali, eserciti il controllo dell’accesso impedendolo a coloro che si trovino sprovvisti del green pass e vengano attivati al massimo grado i servizi on line, le interlocuzioni con i cittadini tramite video conferenza o con altri mezzi audio-video idonei a evitare ogni interruzione della comunicazione individuale con l’utenza”.

“In generale – hanno aggiunto dal Comune – dovrà essere data esecuzione integrale alle disposizioni sulle modalità di erogazione dei servizi e di garanzia delle funzioni contenute nelle Direttive sul lavoro agile in periodo di emergenza 6 e 7 emanate dal Segretario generale direttore generale. La Sispi supporterà con ogni mezzo gli uffici comunali per garantire nel tempo minore possibile, compatibilmente con l’attuale periodo feriale, l’attuazione piena della ordinanza citata”.

Stando a quanto affermato dai consiglieri comunali della Lega, però, le precisazioni emanate dal Municipio non sono servite a evitare il caos all’interno degli uffici. “Com’era assolutamente prevedibile – hanno detto Igor Gelarda e Marianna Caronia – è caos in tutti gli uffici comunali e pubblici di Palermo, come in quelli delle aziende partecipate. Decine di persone che avevano prenotato appuntamenti da giorni, in alcuni casi da settimane o da mesi sono stati mandati via perché privi di Green pass. E così niente carta d’identità per molti e addirittura l’impossibilità di dichiarare la nascita di un bambino”.

“Come avevamo previsto – hanno aggiunto i consiglieri – e come chiaramente scritto dal Garante per la privacy, l’Ordinanza del Presidente Musumeci ha di fatto introdotto l’obbligo vaccinale, non previsto dalla normativa nazionale. Cosa accadrà a chi sceglie, nel pieno rispetto della legge, di non vaccinarsi? Dovrà rinunciare a avere la Carta d’identità? Non potrà registrare atti e documenti quando l’amministrazione pubblica non è in grado di fornire i relativi servizi online? Insomma, stiamo rischiando di creare migliaia di nuovi clandestini, ma saranno cittadini italiani trattati anche peggio dei clandestini extracomunitari, che hanno diritto a cure ed assistenza gratuite”.

“Questa ordinanza – hanno ribadito Gelarda e Caronia – si conferma del tutto priva di logica giuridica in alcune sue parti e i suoi effetti nefasti sulla popolazione e sull’organizzazione degli uffici pubblici si stanno già vedendo. A breve vedremo l’effetto più grave, quello determinato dall’obbligo di pagamento per i tamponi, che farà crescere a dismisura il numero di positivi inconsapevoli che a centinaia, se non a migliaia andranno in giro diffondendo il virus”.

La battaglia sembra appena all’inizio. Spetterà alle istituzioni trovare il difficile modo conciliare il libero arbitrio con il dovere di tutelare prioritariamente la salute pubblica. Lo ha sottolineato anche il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando. “Indubbiamente – ha affermato – l’ordinanza regionale crea qualche problema, ma fino a quando sarà in vigore il Comune di Palermo si adeguerà, pur avendo chiesto come Anci Sicilia urgenti chiarimenti interpretativi”.

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