Palermo, aiuti alle famiglie contro la pandemia - QdS

Palermo, aiuti alle famiglie contro la pandemia

redazione

Palermo, aiuti alle famiglie contro la pandemia

giovedì 26 Novembre 2020

In questi giorni sono stati erogati 958 mila euro per il mese di giugno e 221 mila per luglio. Contributo utile ad acquistare beni di prima necessità negli esercizi commerciali convenzionati

PALERMO – Sono state accreditate proprio in questi giorni, come ricarica della tessera sanitaria, le prime mensilità dei buoni spesa erogati dal Comune per far fronte all’emergenza sociale determinata dalla pandemia da Covid-19.

I contributi erogati sono destinati a 2.157 famiglie per il periodo di giugno (totale impegnato 958 mila euro con contributi compresi fra 6 e 800 euro) e 581 famiglie per il periodo di luglio (totale impegnato 222 mila euro, con contributi compresi fra 10 e 800 euro). “La differenza fra i due mesi – hanno sottolineato dal Comune – si spiega in parte con il fatto che tantissime famiglie non hanno confermato la richiesta che va invece fatta ogni mese. O per scelta (per l’importo spettante ritenuto esiguo e che è fissato da rigidi parametri regionali che tengono conto di ogni altro introito percepito nel mese, quali pensioni, contributi e assegni di vario tipo) o perché non coscienti della necessità di accedere mensilmente alla piattaforma informatica”.

“Sono grato – ha detto l’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina – agli uffici che hanno curato questo complesso lavoro, scaturito dal radicale cambiamento di sistema sia per quanto riguarda l’individuazione della ditta che gestisce il servizio, sia per quanto riguarda le modalità e i criteri per l’assegnazione ai beneficiari. È stato un lavoro lungo e complesso al quale tutti hanno contribuito, comprendendo l’importanza per centinaia di famiglie. Confidiamo nel fatto che tutti i beneficiari che intendono proseguire nella fruizione del beneficio si ricordino di rinnovare la richiesta, per altro semplicissima, con regolarità, in modo da non perdere il contributo”.

Soddisfatto anche il sindaco Leoluca Orlando, per il quale “questo sistema è perfettamente integrato con quello più ampio realizzato dal Comune con la collaborazione del volontariato e del terzo settore per l’assistenza alimentare diretta alle famiglie. Un sistema che ogni mese si prende cura di migliaia di persone in modi diversi, perché nessuno sia lasciato da solo di fronte alle difficoltà che questo durissimo periodo sta portando per tutta la comunità”.

I criteri di richiesta e assegnazione del contributo sono stati fissati con un provvedimento della Regione che ha regolamentato i fondi previsti dalla Finanziaria regionale (per Palermo circa 13 milioni di cui poco meno di 4 già trasferiti al Comune). Le somme ricevute possono essere spese per l’acquisto di beni di prima necessità (alimenti, prodotti farmaceutici, prodotti per l’igiene personale e domestica) utilizzando la propria tessera sanitaria come un “bancomat” presso gli esercizi convenzionati.

Le famiglie che volessero optare per l’utilizzo delle somme anche per il pagamento di canoni di affitto e di utenze, possono farne richiesta tramite mail da indirizzare a buonispesa@comune.palermo.it o prendendo contatti con il servizio sociale del territorio. In tal caso si provvederà a ridurre l’importo accreditato sulla tessera sanitaria per destinare le somme al pagamento richiesto.

“Si ricorda che il buono spesa/voucher – hanno aggiunto dal Comune – sarà corrisposto per il periodo dell’emergenza e, comunque, fino ad esaurimento dell’importo assegnato al Comune, ai nuclei familiari che si trovano in stato di bisogno”.

L’avviso per la presentazione delle domande è sempre disponibile sul sito della Protezione civile comunale www.protezionecivile.palermo.it. Secondo quanto disposto dalla Delibera della Giunta regionale 124/2000, i voucher per singolo nucleo familiare avranno un valore unitario massimo di: 300 euro per un nucleo composto da una sola persona; 400 euro per un nucleo composto da due persone; 600 euro per un nucleo composto da tre persone; 700 euro per un nucleo composto da quattro persone; 800 euro per un nucleo composto da cinque o più persone. In base alla stessa delibera regionale, gli importi massimi sopra citati vengono decurtati di eventuali altre somme a vario titolo percepite mensilmente dal nucleo familiare.

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