PALERMO – Sembrano essere rientrate le tensioni all’interno della maggioranza del sindaco Leoluca Orlando.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, alla seconda votazione, la delibera che recepisce la legge regionale dello scorso marzo (3/2019) che ha aumentato da otto a undici il numero massimo di assessori per i Comuni sopra i 500 mila abitanti. Per dare il via libera a una modifica dello Statuto comunale era necessaria una maggioranza qualificata di due terzi dei consiglieri e così è stato: a Sala delle Lapidi sono arrivati 31 sì su 31 presenti.
Pur trattandosi di una formalità, la delibera aveva spaccato la maggioranza con Sicilia Futura e Sinistra Comune che avevano abbandonato l’Aula in occasione della prima votazione costringendo il presidente del Consiglio, Salvatore Orlando, a convocare una nuova seduta per quella che a conti fatti è una mera presa d’atto. I due gruppi della maggioranza avevano lamentato un mancato coinvolgimento da parte del sindaco Orlando nella decisione di accelerare sulla delibera. Il gruppo di Sc si era spinto a parlare di “strappo grave e incomprensibile”.
“Per questa delibera – ha ribadito in aula la capogruppo di Sc Barbara Evola – non c’era un motivo di urgenza a fronte della calendarizzazione di altri atti che non doveva essere sconvolta. Con questa delibera modifichiamo uno Statuto che è vecchio e in merito al quale da anni è in corso una procedura di aggiornamento. Sappiamo perfettamente che è una mera presa d’atto, tuttavia noi ritenevamo e riteniamo tuttora che prima di far approdare in Aula quest’atto per un’approvazione urgente ci dovesse essere un confronto politico. La prossima settimana (domani, nda) ci sarà finalmente il confronto che volevamo. Chiediamo al presidente Orlando di farsi garante della calendarizzazione degli atti più urgenti ancora da approvare”.
Anche Massimo Giaconia di Palermo 2022 ha richiamato l’attenzione sui tanti provvedimenti di peso ancora in attesa del semaforo verde di Sala delle Lapidi: “I momenti di difficoltà in una maggioranza, soprattutto se è sui generis nella sua composizione come lo è la nostra, ci possono pure stare, ma l’importante è avere la capacità di ricompattarsi quando è necessario farlo e questo è quello che è avvenuto oggi con l’approvazione della modifica dello Statuto”.
“Questo modo di operare – ha avvertito – dovrebbe essere una costante per la maggioranza, troppi atti importanti per la nostra città sono arenati all’ordine del giorno da tanto tempo. Penso ai regolamenti sulla gestione de rifiuti, sui dehors, sull’inclusione sociale, sui giardini condivisi e sugli orti urbani, sulla pubblicità e tanti altri che se approvati darebbero respiro alla città su diversi fronti. Attendo con impazienza la riunione di maggioranza convocata dal sindaco per domani, con la speranza che da lì si possa ripartire avendo come unico obiettivo il bene di Palermo”.
“Constatiamo ancora una volta – ha attaccato Fabrizio Ferrandelli, dell’opposizione – come non sia presente in Aula una maggioranza qualificata, neanche per una delibera di natura ordinaria come questo atto che di fatto rappresenta una formalità, e come sia ancora una volta la minoranza a garantire il numero legale, il voto e di portare a casa gli atti. Mi auguro che da adesso in poi vedremo nuove facce all’interno della Giunta comunale, così come le stiamo già vedendo alla guida della Gesap e della Sispi”.
“Credo – ha concluso con ironia Ferrandelli – che il nuovissimo Emilio Arcuri (dato tra i papabili per l’ingresso in Giunta e che ha già fatto parte di diversi esecutivi targati Leoluca Orlando, nda) meriti ancora una possibilità visto che così bene ha fatto al Polo Tecnico. Stessa cosa per l’ex vice sindaco Sergio Marino (altro candidato, nda), che così bene ha fatto alla Rap: è giusto che possa tornare”.
“Da parte nostra – ha replicato il capogruppo di Sf Giovanni Inzerillo – non c’è alcun problema nella maggioranza o col sindaco. Non ci sono strappi di alcun tipo. Le uniche difficoltà che abbiamo avuto sono state il fatto che la richiesta di prelievo di questa delibera non sia stata concordata con noi e la richiesta di un incontro con il sindaco o il vice sindaco per alcuni chiarimenti in merito. Non abbiamo fatto alcuna richiesta di un posto in Giunta”.