Palermo, approvato il Preventivo 2022, sbloccati 310 milioni di euro - QdS

Palermo, approvato il Preventivo 2022, sbloccati 310 milioni di euro

Palermo, approvato il Preventivo 2022, sbloccati 310 milioni di euro

giovedì 29 Dicembre 2022

Il documento, una sorta di consuntivo, visto che ormai l’anno è giunto al termine, ha liberato i trasferimenti statali e parte dell’avanzo di amministrazione. Ora il confronto con lo Stato

PALERMO – Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2022 con 19 voti favorevoli. Astenuta l’opposizione. In realtà, a pochi giorni dalla fine dell’anno, più che di “previsione” si dovrebbe parlare di una mera presa d’atto, ma il documento quantomeno consente al Comune di sbloccare 310 milioni di trasferimenti statali e sfruttare entro il 31 dicembre una parte dell’avanzo di amministrazione: 7,6 milioni per la manutenzione delle scuole (4 per interventi straordinari sull’edilizia scolastica e 3,6 direttamente ai dirigenti), 1 per i palazzi pericolanti del centro storico, 1,5 per l’acquisto di autobotti e compattatori per la Rap e 2,4 per l’aumento dei costi della ristrutturazione di Palazzo delle Aquile. A parte la società di igiene ambientale, le partecipate restano a bocca asciutta.

Il semaforo verde dell’Aula è arrivato al termine di un dibattito fiume di tre giorni, con momenti di tensione tra maggioranza e opposizione, soprattutto nel giorno di Santo Stefano quando è saltato fuori un emendamento che proponeva l’aumento delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali e di circoscrizione. L’incremento ammontava a 2,9 milioni ricavati dalle economie ottenute dal turnover (ossia dai pensionamenti) del personale. Tutto legittimo, sia chiaro, oltre che previsto da una norma nazionale recepita dalla legge regionale 13 del 25 maggio 2022, ma giudicato per così dire “intempestivo” dall’opposizione. La discussione su questo emendamento si è protratta per l’intera giornata del 26 dicembre facendo sbottare, dopo ore di sospensione e rallentamenti nei lavori d’Aula, il capogruppo di Oso Ugo Forello: “Abbiamo tentato di portare all’attenzione l’unica questione che la meritava, ossia l’eventuale impiego dell’avanzo di amministrazione del 2022 che deve essere speso entro il 31 dicembre. Alle 22,25, però, non siamo più in grado di affrontare con lucidità, né noi né gli uffici, un eventuale emendamento sull’avanzo. Come gruppo Oso siamo favorevoli per primi ad un adeguamento dei gettoni dei consiglieri, del sindaco e degli assessori. Però se le energie del Consiglio sono assorbite da una problematica esclusivamente tecnica e se per ore e ore il Consiglio si ripiega in se stesso senza affrontare altri validi temi, noi non ci stiamo. Stigmatizziamo anche la procedura con cui è stato presentato questo emendamento. Invece di discutere delle indennità avremmo dovuto discutere dell’avanzo”.

Nei giorni successivi le polemiche tra Forello e il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo (tra i firmatari dell’emendamento) sono proseguite con toni sempre più feroci, fino a tirare in ballo possibili querele e a indurre l’esponente di Oso a rassegnare le dimissioni da vicepresidente della Commissione Bilancio. E non sono mancate scintille sulla conduzione dei lavori anche tra il presidente del Consiglio Giulio Tantillo (di Forza Italia) e lo stesso Milazzo. Alla fine l’emendamento è stato ritirato, anche in seguito ai rilievi del Collegio dei Revisori che ha ricordato come l’eventuale adeguamento delle indennità di funzione non deve andare in contrasto con le misure del Piano di Riequilibrio.

Proprio il Bilancio appena varato aprirà le porte alla rimodulazione dell’accordo con lo Stato, che dovrà essere firmata entro il 31 marzo. “Con il Bilancio 2022/2024 appena approvato – ha commentato il sindaco Roberto Lagalla – si sbloccano 310 milioni di cassa e gli uffici potranno sin da subito lavorare per impiegare le somme entro il 31 dicembre. A questo proposito, sono subito a disposizione circa 15 milioni di avanzo di amministrazione, destinati soprattutto alle manutenzioni. È intenzione del governo della città di assegnare un’importante fetta di questa somma all’edilizia scolastica e all’igiene urbana”.

“Abbiamo condiviso la nostra idea con il Consiglio comunale – ha continuato – e adesso destineremo circa 7 milioni alle scuole di Palermo, dopo aver già effettuato una ricognizione con i dirigenti scolastici, mentre altre risorse andranno alla Rap per l’acquisto di nuovi mezzi. Oggi chiudiamo finalmente un cerchio, frutto di un percorso difficile durante il quale questa Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha profuso tutto l’impegno possibile per rimettere in linea le scadenze contabili del Comune che si sono accumulate nel corso degli ultimi anni”.

“Da Roma e dal governo Meloni – ha replicato il gruppo del M5s – sono arrivate soltanto briciole per il Bilancio del Comune. A oggi soltanto proclami dal sindaco Lagalla: l’accordo con lo Stato sul Piano di Riequilibrio di fatto a oggi è lo stesso di quello proposto da Leoluca Orlando. Uniche note positive arrivano da un importante lavoro svolto dalle opposizioni. Alla fine è prevalso il buon senso ed è stato ritirato dalle forze di centrodestra l’emendamento inopportuno che prevedeva l’aumento delle indennità per sindaco, assessori e consiglieri comunali attingendo a risorse comunali del turnover sulla quale il M5s si era già espresso contrario, ribadendolo poi in Aula”.

Soddisfatto Salvo Alotta, presidente della Commissione Pubblica istruzione: “Gli interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole sono opere necessarie e non più rinviabili. Questo bilancio è un atto fondamentale per la nostra città, pone rimedio a tanti ritardi e danni perpetrati negli anni e torna finalmente a investire sulla scuola e sull’educazione. La commissione che presiedo ha contattato 70 dirigenti scolastici di 240 scuole cittadine, avviando una stagione fatta di ascolto e condivisione ma anche di risultati concreti”.

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