Palermo, bandi per Monte Pellegrino, pronti 56 mln di euro - QdS

Palermo, bandi per Monte Pellegrino, pronti 56 mln di euro

Palermo, bandi per Monte Pellegrino, pronti 56 mln di euro

martedì 10 Gennaio 2023

Questo il finanziamento che la Struttura contro il Dissesto idrogeologico della Regione ha messo a disposizione per gli interventi di messa in sicurezza: previsti quasi due anni di lavori

PALERMO – La Regione Siciliana è pronta a investire 56 milioni di euro per il consolidamento di Monte Pellegrino, la montagna che sovrasta la città e che tanti problemi (se non tragedie) ha causato in passato in seguito a frane, crolli, smottamenti e distacchi di massi.

La Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico ha già pubblicato i bandi di gara per i primi due lotti (versanti Est e Nord, per un importo di quasi 23 milioni) mentre le gare per gli altri due versanti saranno pubblicate nelle prossime settimane. A presentare i primi due bandi sono stati il governatore Renato Schifani, a capo della Struttura commissariale contro il Dissesto idrogeologico, e il soggetto attuatore dell’Ufficio, Maurizio Croce. “Da Vergine Maria all’Addaura – si legge in una nota della Struttura commissariale – tutte le zone interessate dagli interventi sono classificate P4 e R4, vale a dire con livelli di pericolosità e di rischio molto elevati. La prima area di intervento, caratterizzata dalla presenza di numerose costruzioni prevalentemente mono e bifamiliari e dalle rispettive strade d’accesso, sovrasta la via Annibale, la via Annone e il sito di grande valenza archeologica e culturale noto come Grotta delle Incisioni. La seconda si estende fino al cimitero dei Rotoli. Assai diffusa la situazione di dissesto, come dimostrano i ripetuti crolli di massi avvenuti nel passato, più o meno recente, fino a causare anche la chiusura di una delle vie di accesso alla sommità del monte”.

Si tratta di via Monte Ercta, punto panoramico ideale per bagnanti e turisti ma inaccessibile ormai da dieci anni. I progetti di messa in sicurezza prevedono sia interventi di tipo attivo, e cioè il disgaggio dei blocchi instabili e l’applicazione di reti, funi e chiodature per ancorare l’ammasso roccioso fratturato, sia interventi di tipo passivo, con l’installazione di barriere paramassi a monte delle abitazioni. Ne sono previste cinque: due lungo via Annone, una a monte del sentiero per la Grotta delle Incisioni mentre le altre due serviranno a proteggere le strutture che sorgono ad ovest e ad est del costone roccioso che si affaccia su via Annibale.

Stando a uno studio del 2018 del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del capoluogo firmato dal responsabile scientifico professor Leonardo Valerio Noto, “lungo i versanti di natura calcareo-dolomitica di Monte Pellegrino sono localizzati diversi dissesti per crollo che danno luogo ad aree a pericolosità elevata (P3) o molto elevata (P4) in funzione dell’estensione del dissesto stesso. Le suddette aree pericolose includono alcune zone dei nuclei abitati di Vergine Maria, dell’Addaura e di Valdesi, diversi tratti di elettrodotto e alcune delle antenne per telecomunicazioni poste in cima a Monte Pellegrino (aree a rischio molto elevato R4), alcuni tratti di strade comunali (via Monte Ercta, viale Regina Margherita, viale Diana), il cimitero di Santa Maria dei Rotoli e alcune case sparse (aree a rischio elevato R3)”.

Per quanto riguarda il primo bando (lotto A), l’importo complessivo dei lavori a base di gara è di 10,3 milioni (9,9 per i lavori e 393 mila euro per gli oneri della sicurezza). L’intervento durerà 668 giorni, cioè quasi due anni. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione è il 27 febbraio alle 13. Per quanto riguarda il secondo bando (lotto D), l’importo dei lavori a base di gara è di 12,5 milioni (12,3 per i lavori e 209 mila euro per gli oneri della sicurezza). L’intervento durerà 547 giorni, cioè un anno e mezzo. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è il 6 marzo alle 13. In entrambi i casi per partecipare occorrerà collegarsi al portale https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_ucomidrogeosicilia.

“È un intervento destinato a restare nella storia della città di Palermo – ha annunciato il governatore Schifani -. Il consolidamento di tutte le pareti rocciose di Monte Pellegrino è, per dimensioni, un’operazione di messa in sicurezza che non ha precedenti e che garantirà l’incolumità delle abitazioni, degli assi viari e di qualunque altro tipo di infrastruttura che sorge a valle del promontorio ma anche lungo i suoi versanti. Abbiamo destinato a questi lavori quasi 56 milioni di euro e siamo pronti ad affidare i lavori che riguardano i primi due lotti. Per i restanti due versanti le gare saranno pubblicate nelle prossime settimane. Le cronache del passato ci raccontano di crolli e di pericoli sempre in agguato ma adesso sta per chiudersi un’era di apprensione per le migliaia di cittadini che abitano nelle borgate marinare sovrastate dai pendii”.

“Dopo avere predisposto negli ultimi tre anni l’acquisizione delle progettazioni esecutive – ha affermato il soggetto attuatore Maurizio Croce – siamo sulla soglia di un traguardo che, senza il supporto economico offerto da Palazzo d’Orleans, sarebbe stato difficile persino immaginare”.

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