Un secondo caso di West Nile è stato registrato e successivamente ufficializzato in Sicilia, a Palermo. Qui infatti, un uomo di 30 anni – con il domicilio a Voghera, in Piemonte, dove lavora – è risultato essere positivo al test del virus.
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Arrivato all’ospedale “Ingrassia” nella serata del 4 di settembre con febbre e astenia, l’equipe medica di Palermo ha da subito sospettato potesse trattarsi del virus da West Nile, quindi gli esami e l’esito positivo. Il paziente adesso, ricoverato, è stato trasferito al reparto di Malattie infettive del Policlinico “Paolo Giaccone” in attesa di eventuali miglioramenti sul caso.
West Nile, dimessa la paziente ricoverata a Messina
Già in miglioramento da qualche settimana, finalmente dimessa la paziente vittima del West Nile a Messina, ricoverata al “Papardo” da agosto. La notizia – attesa ormai da tempo – arriva nella giornata del 5 settembre dopo la piena guarigione dal virus che, alla donna – una 74enne del Messinese – è costato 15 giorni di ricovero nella struttura ospedaliera di Messina.
Decisiva la tempestività dei medici nel comprendere la presenza del West Nile
In questo caso, sono state cruciali tempestività e bravura dei medici coinvolti che, una volta capito il caso, hanno rapidamente avviato tutte le terapie necessarie per evitare di peggiorare le condizioni della donna, una 74enne di Messina. Il soccorso, avvenuto lo scorso 21 agosto, si conclude dunque positivamente e con una dimissione arrivata a circa tre settimane scarse dall’arrivo al “Papardo” di Messina.