“Le autostrade in Sicilia? Bisognerebbe chiuderle per tre, quattro anni e rifarle nuove”. Quella che sembrava una battuta di un vecchio funzionario del Cas (il Consorzio autostrade siciliane) in realtà non lo era. Non solo perché non faceva ridere ma al massimo sorridere amaramente, ma anche perché si nascondeva una verità impossibile da dire: le autostrade siciliane sono vecchie, fatte male, in punti forse non esattamente troppo felici e soprattutto, anche se nessuno lo dice, piene di rattoppi che costringeranno gli automobilisti a sopportare eterni disagi.
Senza arrivare a quelle nemmeno finite, come la Siracusa – Gela (doveva essere conclusa nel 1973, 52 anni dopo arriva ancora solo a Modica), basta guardare le condizioni di quella più importante, la Palermo-Catania, l’A19 con il commissariamento targato nientemeno dal presidente della Regione in persona, Renato Schifani, composta da gioco molto simile a scatole cinesi. All’apparenza c’è una grande, enorme, scatola, che sarebbe quella dei comunicati dove si annuncia che in poco tempo sono stati chiusi tanti cantieri e che la situazione…

