PALERMO – Palermo e Catania si confermano due mercati immobiliari vivaci nel comparto residenziale, dove i tempi di vendita sono ai minimi storici e i prezzi mostrano segnali di crescita, soprattutto nelle abitazioni in buono stato o ristrutturate. Il mercato degli affitti è in fermento in entrambe le città, mentre uffici e negozi continuano a fare i conti con una domanda più debole e condizioni di mercato meno dinamiche. È quanto emerge dal secondo Osservatorio sul mercato immobiliare 2025 di Nomisma, una società indipendente che offre studi settoriali e territoriali per una migliore interpretazione del mercato.
I tempi medi per vendere una casa a Palermo e Catania
Secondo il rapporto, nei primi sei mesi dell’anno i tempi medi per vendere una casa si sono drasticamente ridotti in entrambe le città siciliane. A Palermo sono scesi a 4,3 mesi, il livello più basso dal 2007, mentre a Catania si attestano a 4,8 mesi, il miglior risultato dell’ultimo decennio. Un segnale chiaro sullo stato di salute del settore abitativo nelle due principali città dell’Isola, un comparto che gode evidentemente di buona salute, trainato da una domanda ancora vivace e da condizioni generali favorevoli alla compravendita.
Nel capoluogo siciliano, il mercato mostra una leggera decelerazione dei risultati rispetto al secondo semestre 2024, definita però “fisiologica” dagli analisti. Le transazioni residenziali, infatti, dopo le 6.500 del 2024, +0,6% sul 2023, sono cresciute ancora nel primo trimestre 2025, arrivando a 1.640 unità, con un aumento dell’8,8% su base annua, in linea con la media delle otto principali città italiane. Catania, ancora, pur segnando un rallentamento nell’intensità di crescita, continua nel trend positivo per il terzo anno consecutivo.
Aumento generalizzato delle quotazioni
Non bisogna poi dimenticare l’aumento generalizzato delle quotazioni. Nel primo semestre dell’anno, infatti, i prezzi delle abitazioni nuove o ristrutturate a Catania sono cresciuti dell’1,3% su base annua e dell’1,2% rispetto al semestre precedente. Le case usate abitabili hanno fatto ancora meglio, con un incremento del 2,3% su base annua e dell’1,2% su base mensile. A Palermo la crescita dei prezzi è stata più marcata: le abitazioni nuove o ristrutturate sono aumentate del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 2% sul secondo semestre dello scorso anno, mentre le case usate hanno segnato un +3% nei dodici mesi.
L’andamento del mercato degli affitti
Un altro elemento che dimostra come la domanda sia ben viva è l’andamento del mercato degli affitti. Innanzitutto, si sono accorciati i tempi di attesa per la locazione di una abitazione libera, di appena 2 mesi sia a Catania che a Palermo. Anche gli importi sono in netta salita: a Palermo i prezzi aumentano del 5,2% annuo e 2,9% semestrale; a Catania +5,1% annuo e +3% rispetto al secondo semestre 2024. Le previsioni per il resto dell’anno per il settore abitativo delineano un quadro segnato dalla stabilità delle compravendite e un ulteriore aumento dei canoni d’affitto. Lo stesso non si può dire del comparto direzionale e commerciale.
A Palermo, il settore uffici è in chiara difficoltà
Nel 2024 le compravendite sono scese a 185, il dato più basso degli ultimi quattro anni, con un calo del -7,8% rispetto al 2023. Nei primi sei mesi del 2025, purtroppo, non si segnalano segnali di inversione. I tempi di vendita restano ben più alti di quelli del comparto residenziale, tra 6,5 e 7,5 mesi, e il tasso di sconto, cioè la distanza tra prezzo richiesto e prezzo effettivo, è salito al 18%, il più elevato tra i principali mercati italiani. In media, i prezzi di vendita degli uffici sono calati dell’1,7% nell’anno e dello 0,9% nel semestre, in calo: -1,7% tendenziale e -0,9% semestrale, mentre i canoni d’affitto hanno subito una riduzione del -1,6% annuo e del -1,4% rispetto al semestre precedente.
A Catania il quadro del settore uffici è leggermente più ottimistico. Pur rimanendo stagnante nel 2024, nel primo semestre 2025 alcuni indicatori hanno registrato segnali positivi: i tempi di attesa per la locazione sono scesi a 4,6 mesi, il miglior risultato degli ultimi 15 anni, e il tasso di sconto si è ridotto al 14%. Tuttavia, anche qui le compravendite restano ferme, con prezzi in flessione dell’1,7% nell’anno e dello 0,2% nel semestre, mentre i canoni di affitto sono scesi dello 0,3% annuo.
Non va meglio il comparto commerciale
Non va meglio il comparto commerciale, soprattutto a Palermo. Nel 2024 si sono registrate 495 compravendite di negozi e laboratori, con un calo del -3,9% sul 2023. Nel primo semestre 2025, i tempi di vendita sono tornati ad 8 mesi, contro i 6,5 nel 2023), mentre il tasso di sconto ha toccato il 18%, il dato più alto degli ultimi tre anni. I prezzi di vendita sono scesi del -2% su base annua e del -1,4% rispetto al semestre precedente. Le flessioni hanno coinvolto tutte le zone della città, con punte più marcate nel semicentro. Anche i canoni di locazione sono in calo, diminuendo dell’1,8% nell’anno e dell’1,5% nel semestre.
A Catania, invece, il settore commerciale mostra segnali incoraggianti. Nel 2024 si è registrato un record storico: 348 compravendite, il dato più alto degli ultimi 25 anni, con un aumento del +20,9% rispetto al 2023. Anche il primo semestre 2025 ha confermato un trend positivo: tempi di vendita scesi a 7 mesi, tasso di sconto al 14%, e tempi di locazione passati da 5,5 a 4,5 mesi. Tuttavia, i prezzi sono leggermente calati, con percentuali del -1,4% annuo e del -0,3% semestrale, mentre i canoni di affitto hanno segnato un rialzo del +1,2% su base annua, con un picco del +2,3% nel centro città.

