Ieri l’inaugurazione dell’esposizione con 84 opere provenienti dalla Spagna. Sarà visitabile fino al 4 maggio 2025
PALERMO – Prestigio, cultura, meraviglia da ammirare. La mostra su Picasso a Palazzo dei Normanni è un traguardo di cui è certamente fiero il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
“Celebrating Picasso” a Palazzo dei Normanni
La Fondazione Federico II, presieduta dalla Presidenza Ars, è riuscita a far fare alle opere del grande pittore spagnolo il viaggio in Sicilia che allo stesso Picasso era mancato. Con il titolo “Celebrating Picasso”, è stata inaugurata ieri mattina dal presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, la mostra dedicata al genio Pablo Picasso, nato in Spagna il 2 ottobre del 1881 e deceduto in Francia l’8 aprile del 1973. Esposte nella magnifica galleria del Palazzo Reale, da oggi fino al 4 maggio del prossimo anno ci saranno 84 opere dell’artista attraverso le quali sarà possibile il binomio imprescindibile tra ciò che ha realizzato e come ha vissuto. Un racconto attraverso la vita del pittore e delle sue opere.
“Da tempo volevamo portare in Sicilia uno dei più grandi artisti del XX secolo”, ha affermato il presidente Galvagno. “Con questa mostra – ha proseguito il presidente – la Fondazione Federico II al centro di importanti relazioni internazionali con musei pubblici e privati”. Un traguardo che, ha spiegato lo stesso presidente dell’Ars, è stato raggiunto con un carteggio di oltre novecento email. Ma alla fine, anche dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Munster sono state concesse opere per la mostra del Palazzo Reale di Palermo che, con buon auspicio del presidente Gaetano Galvagno, incrementerà ancora il flusso di visitatori che era già aumentato negli ultimi tempi. Si spera di raggiungere la quota non indifferente di un milione di visitatori l’anno. Il tesoro c’è, già nelle mura della residenza reale e del Parlamento più antichi d’Europa, ma adesso ci sono anche opere del Canova tra le opere stabilmente esposte e del palazzo, e la mostra che potrebbe eguagliare numeri già sperimentati in altre sedi e con altri artisti nella Capitale.
In collegamento video anche Olivier Wildmaier Picasso, figlio di Maya Picasso
In collegamento video alla conferenza stampa di presentazione della mostra anche Olivier Wildmaier Picasso, figlio di Maya Picasso e nipote del maestro Pablo, presidente del Kunstmuseum Pablo Picasso di Munster, ha detto della mostra: “Non è una mostra generalista in cui ci si perde, c’è un equilibrio sottile tra le opere. Verrò presto al Palazzo Reale di Palermo per un evento speciale a parlare di Pablo Picasso, il più grande artista della modernità e anche un po’ il nonno di tutti noi”. Oltre il Kunstmuseum presieduto dal nipote del genio, anche musei come il Picasso di Antibes, il Mart di Trento e Rovereto e la Galleria La Nuova Pesa di Roma hanno prestato opere per la prestigiosa mostra voluta e realizzata dalla Fondazione Federico II anche grazie a prestiti di collezionisti privati.
“A quattro anni dipingevo come Raffaello, ma mi ci è voluta una vita per imparare a dipingere come un bambino”. Sono celebri parole di Pablo Picasso impresse su uno dei pannelli che accompagna i visitatori all’interno della immersiva esposizione realizzata a Palazzo dei Normanni. Un percorso fatto di opere e vita del grande Picasso. “Con questa mostra la Fondazione Federico II fa un altro passo avanti nell’ambizioso obiettivo di porre Palazzo Reale in rete con le più prestigiose istituzioni artistiche pubbliche e private, spingendo sullo sviluppo di relazioni internazionali che consentano scambi di conoscenza, partenariati, arricchimenti reciproci, coproduzioni di qualità”. Lo ha detto il presidente Galvagno rivelando così quanto la Fondazione Federico II punti in alto con progetti decisamente ambiziosi. “La mostra – ha proseguito il presidente – non vuole essere un semplice omaggio al maestro, cerca piuttosto di fornire impulsi che consentano un approccio critico e contemporaneo all’artista che è stato elevato all’Olimpo del genio”.