Palermo, chiuso centro massaggi abusivo per prostituzione - QdS

Centro abusivo, massaggi “hot” con happy ending per i clienti: scatta sequestro a Palermo

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Centro abusivo, massaggi “hot” con happy ending per i clienti: scatta sequestro a Palermo

Redazione  |
lunedì 07 Novembre 2022

Sono due gli indagati per aver presumibilmente offerto prestazioni sessuali a pagamento all'interno di un centro massaggi abusivo nel cuore di Palermo.

La Polizia di Stato di Palermo ha scoperto e chiuso un centro massaggi abusivo, trasformato in una vera e propria “casa chiusa” dove si offrivano prestazioni sessuali a pagamento.

L’attività lavorava in pieno centro cittadino. A scoprire tutto e a mettere fine a questa “fiorente attività di lucro connessa allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione” sono stati gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Libertà”.

Centro massaggi abusivo a Palermo chiuso per sfruttamento della prostituzione

La polizia ha sequestrato un immobile nel quartiere Libertà, nel centro cittadino palermitano, dove si praticavano prestazioni sessuali a pagamento.

L’immobile in questione risultava privo di qualsivoglia riferimento commerciale ed è ritenuto scenario di massaggi con prestazioni sessuali. Dopo le indagini e i controlli, gli agenti hanno posto sotto sequestro il magazzino e hanno denunciato all’autorità giudiziaria due cittadini cinesi, un uomo e una donna rispettivamente di 54 e 35 anni. L’accusa a loro carico è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Sono in corso le indagini per confermare eventuali profili di responsabilità. Naturalmente per gli odierni indagati, gravemente indiziati per il reato contestato, vice il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino all’emissione di una eventuale sentenza.

Come funzionava il centro “hot”

Le indagini hanno preso le mosse dal frenetico viavai di persone in entrata e in uscita dal locale. Il sospetto che l’anonima saracinesca di un magazzino cittadino potesse nascondere un’attività dedita al malaffare ha trovato le prime conferme dopo alcuni servizi di appostamento e osservazione. Nella circostanza, infatti, gli agenti hanno appreso dai clienti fermati all’uscita dell’immobile come all’interno fosse attivo un “Centro Massaggi”.

I successivi approfondimenti hanno consentito di ricostruire la presunta filiera illecita. I clienti potevano fissare un appuntamento contattando i numeri presenti su alcuni siti di annunci/incontri online e il massaggio, preventivamente concordato per durata e prezzo, aveva un “happy ending”.

Al momento del controllo nel centro massaggi, i poliziotti hanno riscontrato la presenza, all’interno di una saletta, di una cittadina cinese che stava effettuando un massaggio a un client. Quest’ultimo ha dichiarato di aver concordato un’ora di massaggio, pagando anticipatamente la somma di 100 euro. All’ingresso c’era poi un’altra cittadina cinese di 35 anni, impiegata come cassiera.

La 35enne in questione e il titolare del Centro massaggi abusivo, un cittadino cinese di 54 anni al momento non presente, sono stati indagati in quanto presunti responsabili del reato di sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione.

Nel locale, gli agenti hanno riscontrato anche carenze igienico sanitarie e amministrative. Per questo hanno proceduto al sequestro del locale.

Immagine di repertorio

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