Palermo, contributo km per il tram dalla Regione - QdS

Palermo, contributo km per il tram dalla Regione

Gaspare Ingargiola

Palermo, contributo km per il tram dalla Regione

mercoledì 28 Ottobre 2020

Le distanze percorse su ferro saranno rimborsate al pari di quelle su gomma. Si tratta principalmente di somme arretrate, risalenti al triennio 2016-2019

PALERMO – L’assessorato regionale alle Infrastrutture e ai trasporti ha emanato un decreto che assegna all’Amat un contributo chilometrico di 1,7 milioni riconoscendo per la prima volta il tram di Palermo come un servizio di trasporto pubblico locale, al pari di quello gommato offerto dagli autobus.

Si tratta di somme arretrate, pari al corrispettivo per i servizi tranviari espletati a Palermo nel triennio 2016-2019. Il principio che i chilometri percorsi su ferro debbano essere rimborsati al pari di quelli su gomma può apparire scontato, ma non lo è: si tratta anzi di una novità attesa da anni. Nell’ultimo bilancio approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Amat, quello del 2018 (il bilancio del 2019 non sarebbe ancora disponibile, stando alla relazione dei revisori dei conti sull’ultimo consuntivo del Comune), l’azienda ripercorreva la nascita e le contraddizioni del contratto di servizio del 2015, che inizialmente neppure contemplava il tram nel computo del contributo chilometrico da parte di Comune e Regione. Il tram, di fatto, era un servizio a perdere e per di più quasi interamente a carico dell’azienda. All’epoca, Palazzo delle Aquile sperava di coprirne i costi con gli introiti di una maxi Ztl (mai realizzata e che doveva estendersi fino a Notarbartolo), entusiasticamente stimati in circa 30 milioni di euro mentre il gettito effettivo è risultato pari a poco meno di un decimo (per il 2018 appena 2,6 milioni).

Di contro, nel 2018 il tram è costato 9,2 milioni a fronte di un guadagno lordo dal servizio di trasporto pubblico, nel suo complesso, di 5,3 milioni. Già a luglio 2019 l’amministrazione Orlando aveva deciso di rivedere il proprio corrispettivo, dato che le ultime norme in materia consentivano di tenere in considerazione in un unico programma di esercizio sia i chilometri del trasporto su gomma sia quelli su ferro. Il contributo chilometrico del Comune (25,2 milioni all’anno, che diventano 27,7 con l’Iva) scatta quando l’Amat percorre almeno 13,8 milioni di chilometri, con una fascia di tolleranza (una franchigia) del 18%: al netto delle corse a vuoto o interrotte, cioè, è sufficiente che l’Amat percorra 11,3 milioni di chilometri. Secondo i calcoli del Comune, dei 25,2 milioni di contributo, 20,5 sarebbero imputabili agli autobus (circa 11,3 milioni di chilometri) e 4,6 sarebbero imputabili al tram (tra i 900mila e il milione di chilometri percorsi dalle vetture Bombardier). Conteggiando anche i chilometri del tram nel contratto di servizio, quindi, Palazzo delle Aquile ha aumentato di 4,6 milioni il proprio corrispettivo. Quanto alla Regione siciliana, l’azienda aveva richiesto un contributo chilometrico di 2,7 milioni per il solo tram ma 1,7 milioni sono comunque ossigeno puro per le asfittiche casse societarie. “Già a maggio di quest’anno – ricordano da Palazzo delle Aquile – il Comune aveva previsto nel nuovo contratto integrativo stipulato con la partecipata, l’equiparazione fra bus e tram ai fini del rimborso chilometrico. Con il nuovo decreto la Regione ha disposto la liquidazione dell’importo complessivo di 1,7 milioni per il pagamento del corrispettivo relativo ai servizi tranviari palermitani espletati nel triennio 2016-2019. Tali somme sono aggiuntive a quelle riconosciute dal Comune nell’ambito del contratto di servizio”.

Per il sindaco Leoluca Orlando “già a maggio, con la sottoscrizione dell’accordo integrativo e con il piano di risanamento dell’Amat, il Comune aveva fatto da apripista rispetto al giusto riconoscimento del tram come parte integrante del sistema di trasporto pubblico locale. Un segnale culturale prima ancora che economico, perché indica un importante passo affinché il trasporto ferrato abbia il giusto riconoscimento del suo valore sul fronte della sostenibilità ambientale”. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania ha ricordato che “nel 2020, grazie al contratto integrativo di cui proprio il riconoscimento dei chilometri percorsi dal tram è parte fondamentale, il Comune ha sbloccato fondi per oltre 15 milioni, dimostrando come l’impegno per la mobilità sostenibile dell’Amministrazione si concilia con l’impegno per la sostenibilità aziendale dell’Amat”.

“Siamo particolarmente soddisfatti perché è la prima volta, dopo anni d’attesa, che la Regione interviene direttamente a sostegno del tram, una soluzione per la mobilità cittadina che coniuga da sempre efficienza e sostenibilità – ha commentato l’assessore regionale Marco Falcone -. Confermiamo così il nostro impegno a sostegno dello strategico comparto del trasporto pubblico locale. I fondi verranno impiegati per lo sviluppo della rete tramviaria di Palermo, per un suo costante slancio verso l’innovazione e l’efficienza”.

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