Palermo, all’emergenza cimiteri si aggiunge l’affaire Ciaculli - QdS

Palermo, all’emergenza cimiteri si aggiunge l’affaire Ciaculli

Gaspare Ingargiola

Palermo, all’emergenza cimiteri si aggiunge l’affaire Ciaculli

martedì 14 Settembre 2021

Doccia gelata da parte della Regione, che ha deciso di cancellare un finanziamento da circa 15 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo camposanto. Durissimo botta e risposta fra le parti

PALERMO – L’emergenza cimiteri non conosce tregua. Mentre l’Amministrazione comunale studia con la Sispi soluzioni informatiche per sopperire alla carenza di personale digitalizzando le pratiche e accelerare così il trasferimento delle bare dai Rotoli a Sant’Orsola, dalla Regione Siciliana arriva come una doccia gelata la decisione di cancellare i 15 milioni di euro di finanziamento per il nuovo cimitero a Ciaculli.

A darne notizia, con un comunicato durissimo contro l’alleato Nello Musumeci, è il gruppo regionale della Lega all’Ars: “La Giunta regionale ha tagliato dalla rimodulazione dei fondi del Fondo di Sviluppo e Coesione i 15 milioni destinati alla realizzazione del nuovo cimitero di Ciaculli a Palermo. Il taglio dei fondi, che erano stati inseriti dalla Commissione Bilancio dell’Ars su proposta della deputata della Lega Marianna Caronia, è avvenuto su proposta fatta direttamente dal presidente Musumeci. Si tratta di un fatto gravissimo politicamente e tecnicamente. Politicamente perché da parte del governatore, per questo come per tantissimi altri provvedimenti, è arrivato un segnale di indifferenza e spregio verso le decisioni del parlamento regionale. Tecnicamente perché è noto a tutti che la realizzazione del nuovo cimitero è la vera e unica soluzione strutturale per il problema delle sepolture nel capoluogo. Ovviamente non potremo non tenere conto di questa scelta, direttamente voluta dal governatore e che appare priva di qualsiasi logica”.

Sull’emergenza cimiteri di Palermo erano intervenuti nei giorni scorsi anche il leader nazionale Matteo Salvini e il coordinatore regionale Nino Minardo con un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e della Salute “nella quale era stato proprio sottolineato che la Regione si apprestava a sostenere la soluzione strutturale del problema con il finanziamento di 15 milioni”.

“È evidente – hanno continuato i deputati regionali del Carroccio – che il presidente Musumeci non ha a cuore la soluzione dei problemi di Palermo, nemmeno quando per farlo non deve impegnare fondi regionali ma fondi nazionali. È un fatto che tutti i palermitani, e soprattutto le famiglie che hanno i propri cari defunti in attesa di inumazione, devono sapere”.

Il caso politico investe anche il Consiglio comunale: “In una situazione come quella che sta vivendo la città di Palermo, con quasi mille bare al deposito – ha scritto il capogruppo Igor Gelarda insieme agli altri consiglieri comunali della Lega – togliere la somma di 15 milioni per poter portare avanti almeno il primo stralcio del nuovo cimitero è per noi una vera e propria doccia fredda. Il sindaco Orlando ha dimostrato la sua totale e assoluta incapacità ma non vorremmo che trovasse alibi o colpevoli da accusare, soprattutto da parte del governo regionale. La Lega palermitana chiede un passo indietro a Nello Musumeci e soprattutto un segnale di comprensione verso la città di Palermo e i palermitani”.

Ma la pioggia di critiche nei confronti del governatore è trasversale: “Ho appreso con estremo stupore – ha affermato Antonino Randazzo del M5S – che la Giunta Musumeci ha cancellato il finanziamento di 15 milioni per la costruzione del nuovo Cimitero a Ciaculli che era stato annunciato in pompa magna dalla Lega qualche settimana fa. La verità è che un finanziamento di 15 milioni già esiste da mesi tramite altre risorse, quelle nazionali, ed esclusivamente grazie ad un lavoro svolto in commissione consiliare. Quella della Lega era solo propaganda. Esorto vivamente il sindaco di Palermo a provvedere quanto prima a definire l’iter progettuale per realizzare il nuovo cimitero, passo essenziale per la nostra città per mettere fine a questa vergognosa crisi cimiteriale con quasi mille bare in attesa”.

Rabbiosa la reazione del sindaco Leoluca Orlando: “La sottrazione dei 15 milioni tolti all’ulteriore integrazione della progettazione del nuovo cimitero di Ciaculli rappresenta, nella grave emergenza che vive Palermo, un atto irresponsabile che purtroppo appare essere una mancanza di sensibilità e collaborazione istituzionale. Nonostante questo l’Amministrazione comunale continuerà a fare la propria parte sperando che possa esserci un ripensamento da parte del governo regionale”.

Tensione alle stelle, parole al veleno anche tra alleati

PALERMO – Sull’attacco della Lega è intervenuto anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che si è detto “basito” per le dichiarazioni diffuse sulla vicenda dei 15 milioni stoppati per il cimitero di Ciaculli e ha chiesto agli alleati, in particolare alla deputata Marianna Caronia, di “presentare le proprie scuse al presidente della Regione”.

“La deputata – ha detto l’esponente dell’Esecutivo regionale – ha avanzato una proposta di finanziamento alla commissione Bilancio della quale il Governo non ha mai avuto alcuna preventiva informazione”.

“Non esiste – ha evidenziato l’assessore Razza – una preclusione e nel corso della riunione della Giunta il presidente ha chiesto notizie del progetto per valutarne il finanziamento, anche alla luce del fatto che lo stesso sembrerebbe già finanziato con Agenda Urbana. Ma, come è noto, tutti i progetti di questa programmazione devono essere immediatamente cantierabili”.

“Sarebbe bastata una telefonata – ha concluso – per evitare di fare una brutta figura. Peraltro, poiché la stessa Caronia era stata la presentatrice della proposta di finanziamento sul Museo del Liberty, accolta dal presidente della Regione dovrebbe sapere, al pari di tutti i siciliani, quale sia l’attenzione di questo Governo verso una città che non ha mai ricevuto tanti finanziamenti come accaduto in questi anni”.

Molto decisa la replica del presidente della Regione al primo cittadino del capoluogo siciliano:  “Nessun progetto definitivo”

PALERMO – Sulla vicenda del cimitero di Ciaculli non si è fatta attendere la presa di posizione del presidente della Regione, Nello Musumeci. Le sue parole si sono però rivolte, più che agli alleati della Lega, al sindaco Leoluca Orlando. “Dovrebbe avere il buon gusto – ha detto Musumeci – di non pronunciare la parola cimitero. Si metta, peraltro, d’accordo con il suo assessore ai Lavori pubblici, che alla Regione ha dichiarato che la progettazione del cimitero non è neppure allo stato di progetto definitivo”.

“Noi – ha aggiunto il presidente della Regione – faremo la nostra parte e non escludo di assumere l’iniziativa sui Rotoli anche con la dichiarazione dello Stato di emergenza. Ma mi chiedo come sia possibile che, conscio dell’emergenza, il Comune non abbia ancora oggi un progetto né esecutivo né definitivo e quindi non cantierabile”.

“La pianificazione richiesta da questa anticipazione di Fsc – ha concluso Musumeci – richiede l’immediata cantierabilità, presupposto che i Dipartimenti regionali stanno verificando in tutti i progetti presentati. Sul piano della collaborazione istituzionale, il sindaco di Palermo dovrebbe ricordare che la Regione non ha mai negato sostegno ai Comuni, come lui ha tante volte evidenziato. Anche in questo caso faremo la nostra parte, perché lo meritano i palermitani”.

Prestigiacomo difende le scelte fatte dal Comune

PALERMO – In questa lunga serie di repliche e controrepliche si è inserito anche l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo, che ha risposto alle parole del presidente della Regione, Nello Musumeci, in particolare in relazione allo stato di avanzamento del progetto per il cimitero di Ciaculli.

Secondo Prestigiacomo l’opera non sarebbe stata stralciata dall’Esecutivo regionale per la mancata cantierabilità, poiché il progetto definitivo può essere comunque messo in gara con un appalto integrato. Oltretutto, sempre stando a quanto riferito dall’assessore, il bando garantiva novanta giorni di tempo per la stesura del progetto definitivo e il progetto di Ciaculli sarebbe stato rielaborato per utilizzare i fondi assegnati da Agenda urbana”.

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