Nel discorso che monsignor Corrado Lorefice ha fatto nel corso della celebrazione dei Vespri nel giorno del Festino di Santa Rosalia ha detto: Covid ci insegna che non siamo soli"
“Nessuno è una monade. Siamo intercorressi. La Chiesa chiama questa rete comunione. E la pandemia ci ha ricordato che viviamo tutti nella stessa casa. Siamo sempre tra corpi, tra case, tra quartieri: nessuno può sottrarsi dalla relazione nella quale è inserito.
È dentro queste relazioni che
dobbiamo guardare al presente per preparare il futuro. E il domani riguarda i
figli dei nostri figli, quelli che si stanno preparando a venire in questa
nostra madre Terra: che non la trovino distrutta, che non la trovino depredata,
che non la trovino infuocata. Che sia una casa confortevole, piena di vita e di
relazioni!”
La pandemia come strumento di comprensione della realtà che unisce tutti gli uomini: ci sono più riferimenti al Covid nel discorso che monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, ha fatto nel corso della celebrazione dei Vespri nel giorno del Festino di Santa Rosalia che quest’anno, vista l’emergenza sanitaria, non verrà celebrato con le consuete manifestazioni di piazza.
La pandemia diventa occasione “per guadagnarne una visione nuova”, dice Lorefice che domani pomeriggio benedirà Palermo da un’elicottero.
Per stasera, in un centro storico presidiato dalle forze dell’ordine, sono previsti soltanto degli spettacoli pirotecnici.