Palermo, il ritorno della Ztl spacca la maggioranza - QdS

Palermo, il ritorno della Ztl spacca la maggioranza

Palermo, il ritorno della Ztl spacca la maggioranza

mercoledì 05 Agosto 2020

Sala delle Lapidi ha approvato una mozione contro la riattivazione della Zona a traffico limitato. L’opposizione: bocciatura per Orlando e Catania. Sinistra Comune chiede una verifica politica

PALERMO – La riattivazione della Zona a traffico limitato spacca la maggioranza in Consiglio comunale e apre a scenari politici sempre più difficili per l’Esecutivo retto da Leoluca Orlando.

Sala delle Lapidi, infatti, ha votato ieri a maggioranza una mozione contro la Ztl, scatenando reazioni che potrebbero avere strascichi importanti. In particolare per i voti contro l’Amministrazione espressi dai banchi di alcuni rappresentanti di Italia Viva e Pd

“È stata approvata in Consiglio comunale – ha commentato il leader dell’opposizione, Fabrizio Ferrandelli – la mia mozione per lo stop a Ztl e zone blu fino al termine dell’emergenza. Adesso il sindaco ritiri l’ordinanza”.

“Questo voto – ha aggiunto Ferrandelli – si è reso necessario a causa dell’arroganza delle politiche sulla mobilità di alcuni esponenti della Giunta, per venire incontro alle esigenze di mobilità in sicurezza dei cittadini e per sostenere le realtà commerciali e imprenditoriali situate all’interno della Ztl, già duramente provate e danneggiate dalle chiusure che si sono protratte per oltre tre mesi e che sarebbero rimaste ulteriormente isolate per la difficoltà dei cittadini di recarsi in centro”.

“È l’ennesima sonora bocciatura – ha commentato Marianna Caronia (Gruppo Misto) – per il duo Orlando-Catania, con il secondo che sempre più impone le proprie scelte ideologiche fuori dalla realtà all’Amministrazione e a tutti i cittadini di Palermo. Il Consiglio comunale ha mostrato la propria maturità e indipendenza dall’Amministrazione Orlando, con una maggioranza sempre più inesistente di cui il sindaco si ostina a non prendere atto. Mi aspetto l’immediato provvedimento di sospensione della Ztl da parte dell’assessorato, in assenza del quale i consiglieri dovranno valutare ulteriori passi e, comunque, certamente non potranno non tenere conto al momento di votare la mozione di sfiducia al sindaco già presentata”.

Di tutt’altro tono il commento dei rappresentanti di Sinistra Comune, gruppo di riferimento dell’assessore alla Mobilità, Giusto Catania. “La misura – ha affermato il capogruppo Barbara Evola – è colma. La posizione presa da Italia Viva e l’intervento in Aula sanciscono una frattura difficilmente sanabile all’interno della maggioranza. È inaccettabile la personalizzazione dello scontro politico. I temi legati alla mobilità rientrano nel programma elettorale di questa Amministrazione, intorno al quale si sono raccolte forze eterogenee. Vorrei ricordare che l’atto che ha reintrodotto la Ztl oggi è la scelta unanime di una Giunta: bisogna trarre le conseguenze politiche del fatto che una forza non riconosce il ruolo del suo assessore”.

“Chiederemo dunque al sindaco – ha concluso – di ripensare alla composizione della Giunta se questa non è rappresentativa delle forze politiche. È altrettanto inaccettabile la polemica sterile che continua a mettere in corrispondenza l’aumento o la stabilità degli affari per i negozianti con la circolazione delle macchine. Appartiene a una visione vecchia e stantia che noi fermamente rifiutiamo”.

Lapidario, infine, il commento del sindaco Orlando, che con poche parole subito dopo il voto in Aula ha voluto precisare quanto segue: “Con riferimento al dibattito e al voto del Consiglio comunale, credo utile ricordare che tempi e modalità di riattivazione della Ztl centrale a seguito della fine del lockdown e dell’aumento del traffico nel centro cittadino sono stati dibattuti dalla Giunta comunale, che all’unanimità ha adottato i provvedimenti conseguenti”.

Difficile, allo stato attuale, ipotizzare ciò che avverrà nei prossimi giorni. Non è difficile ipotizzare, però, che quanto accaduto ieri in Aula avrà ripercussioni significative sugli equilibri politici all’interno del Comune.

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