Palermo, inchiesta della Procura sulla morte di una architetto - QdS

Palermo, inchiesta della Procura sulla morte di una architetto

redazione web

Palermo, inchiesta della Procura sulla morte di una architetto

venerdì 02 Luglio 2021

Aveva 37 anni ed era stata tenuta sotto osservazione e poi dimessa nei pronto soccorso di due ospedali, in due diverse giornate. Ha lasciato il compagno e una bimba di due anni

Vogliono conoscere la verità sulla morte di Eugenia Blandino, una architetto di 37 anni di Palermo, morta dopo esser stata tenuta sotto osservazione nei pronto soccorso di Villa Sofia e del Buccheri La Ferla.

La donna, due lauree, ha lasciato il compagno e una bimba di due anni.

“Non riusciamo ancora a credere che sia successo – racconta la cugina che porta lo stesso nome e cognome della vittima – Eugenia è arrivata al Buccheri La Ferla entrando con le sue gambe e dopo sette ore è morta per arresto cardiaco”.

I parenti hanno presentato un esposto in Procura, che ha aperto un’inchiesta.

“Mia cugina – ha aggiunto la parente – ha avuto una crisi lunedì scorso. E’ stata portata dal compagno al pronto soccorso di Villa Sofia. Dopo sei ore di attesa le hanno fatto i controlli e l’indomani è stata dimessa. I medici pensavano allo stress provocato da un concorso e dal gran caldo di quei giorni. In serata si è sentita di nuovo male”.

Così un’altra corsa al pronto soccorso, “ma a Villa Sofia era impossibile, c’era l’inferno – ha raccontato la cugina – Dopo avere cercato posto in altri pronto soccorso, a tarda notte siamo arrivati al Buccheri La Ferla. Erano le tre quando siamo andati via perché con le disposizioni previste per il Covid nessuno dei parenti può stare in reparto. Ci avevano detto che era stata stabilizzata e mia cugina era vigile e chattava con il compagno. Alle sette di mattina ci hanno chiamato dicendo di andare in ospedale: era morta”.

“Dispiaciuti e addolorati – si legge in una nota della direzione sanitaria del Buccheri La Ferla – per la morte improvvisa di una giovane donna arrivata con mezzo proprio al pronto soccorso per il persistere di crisi epilettiche. La paziente per la stessa problematica il giorno prima si era rivolta ad altro nosocomio cittadino dove era stata sottoposta a esami strumentali e dimessa con indicazione a effettuare ulteriori approfondimenti ambulatoriali”.

“Dopo gli esami e una tac – continua la nota – alle quattro si è addormentata. Alle sei gli infermieri di reparto hanno notato un improvviso peggioramento. E’ stato immediatamente richiesto l’intervento del rianimatore, che ha praticato tutti i trattamenti del caso. Purtroppo alle 7,05 è stato constatato il decesso”.

“Rimaniamo in attesa – conclude la nota – degli esiti degli accertamenti da parte dell’autorità compente. E’ stata già avviata un’indagine interna sul percorso clinico diagnostico della signora”.

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