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Palermo, la balorda polemica di Gelarda sulla fionda

Palermo, la balorda polemica di Gelarda sulla fionda

L’esponente della Lega Nord ha attaccato l’assessore Darawsha, d’origine palestinese, per la foto di un’installazione che lo ritrae con il mano il giocattolo, “Impossibile non collegarlo all’Intifada”

In Sicilia si dice “ha perso una buona occasione per stare zitto”.

Una frase fatta che si potrebbe utilizzare per Igor Gelarda, esponente della Lega Nord e capogruppo del Carroccio nel Consiglio comunale di Palermo.

Gelarda ha attaccato l’assessore comunale alle Culture, Adham Darawsha, d’origine palestinese, ma da vent’anni in Sicilia, per la foto di un’installazione che lo ritrae con il mano il giocattolo, affermando che è “Impossibile non collegarlo all’Intifada”.

L’installazione fotografica, esposta nell’atrio del municipio, si intitola “#quandosonopiccolo”, e, realizzata da Rori Palazzo, ritrae alcuni personaggi palermitani con i giocattoli della loro infanzia.

Ma per Gelarda “L’immagine è inopportuna e la fionda non può non alludere all’Intifada contro Israele. Non voglio entrare nel merito di chi sia buono o chi sia cattivo, ma è inopportuna l’immagine con una fionda in mano di un assessore”.

“Nulla di personale nei confronti di Darawsha, ma chi ci amministra e chi ci governa deve prestare particolare attenzione ai segnali che dà all’esterno” – ha sottolineato Gelarda, scordandosi probabilmente che se c’è un politico in Italia che dovrebbe dar conto e soddisfazione sull’uso dei simboli è proprio il capo del suo partito, Matteo Salvini.

Gelarda ha poi concluso che “potrebbe anche essere che la fionda tra le sue mani non c’entri nulla con l’Intifada, se così fosse sarebbe gradita una sua smentita”.

“Resto davvero basito – ha risposto Darawsha – da questa uscita di Gelarda. Sono nato a Nazareth in territorio israeliano e da noi non c’era Intifada, ho quarant’anni e quando ero bambino l’Intifada non era iniziata”.

“Quella fionda – ha aggiunto – è stata comprata dagli organizzatori. In un primo tempo stavo facendo la foto con un modellino di aereo che ho in ufficio. Poi siccome aveva la livrea della compagnia di bandiera, ho deciso di prendere la fionda ricordando proprio la mia infanzia e il gioco coi miei cugini, quando andavamo a raccogliere le olive. La facevamo con i rametti e giocavamo come tanti altri bambini mediorientali e siciliani”.