Palermo, la linea A del tram reinserita tra le opere pubbliche del ‘21 - QdS

Palermo, la linea A del tram reinserita tra le opere pubbliche del ‘21

Gaspare Ingargiola

Palermo, la linea A del tram reinserita tra le opere pubbliche del ‘21

sabato 11 Dicembre 2021

La Giunta Orlando ha approvato il Piano triennale 2021/2023 e nell’elenco per l’anno in corso figura, insieme alle tratte B e C, il contestatissimo tracciato bocciato da Sala delle Lapidi

PALERMO – Il progetto della linea A del tram esce dalla porta e rientra dalla finestra. O almeno la Giunta Orlando ci prova.

L’Esecutivo cittadino ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2021/2023 e nell’elenco annuale 2021 rispunta, insieme alle linee B e C, il contestatissimo tracciato che dovrebbe passare anche da via Roma e da via Libertà. Costo complessivo delle tre linee: 254 milioni di euro.

Soltanto un paio di settimane fa la linea A era stata stralciata dal Piano triennale precedente, il 2020/2022, approvato dal Consiglio comunale dopo mesi di polemiche e rinvii. L’esclusione era stata sancita da un emendamento del gruppo Oso votato dal centrodestra con l’astensione del Movimento 5 Stelle. La decisione dell’Aula aveva mandato su tutte le furie il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Il primo cittadino aveva parlato di “un atto di irresponsabilità politica che produce danni incalcolabili per la città e che l’Amministrazione comunale cercherà di limitare facendo valere l’evidente illegittimità di questa scelta amministrativa in ogni sede competente. Nessuno si illuda: questa opera si realizzerà e la prossima Amministrazione avrà il privilegio di inaugurarla”.

Catania invece ha innescato una battaglia social andata avanti per giorni contro i fautori della bocciatura, accusati di aver inferto “una pugnalata alle spalle della città. La linea A (Stazione centrale-Stadio) rappresenta il nodo fondamentale per tutto il sistema. Senza questa tratta, di fatto, l’intera rete tramviaria di Palermo non è sostenibile dal punto di vista economico, ecologico e trasportistico. Non si possono collegare tra loro i depositi di Brancaccio e Borgo Nuovo. E non potranno essere collegati col centro città i quartieri di Bonagia, Sferracavallo, Mondello, Villaggio Santa Rosalia, Zen, Cep, la cittadella universitaria, il Policlinico, l’Ospedale Civico e la parte a monte della Circonvallazione”.

E che Orlando non abbia alcuna intenzione di fare un passo indietro lo si evince dal perentorio atto di indirizzo inviato ad assessori e dirigenti e allegato alla delibera: “Considerata la rilevanza strategica – si legge – che ha da sempre assunto il sistema tram per questa Amministrazione e ritenuto doveroso espletare ogni e qualsivoglia azione che salvaguardi la progettualità già definita, nonché i finanziamenti già assegnati all’Amministrazione, si dà mandato agli uffici dell’area tecnica della Rigenerazione Urbana di prevedere, nel redigendo Piano, la realizzazione del sistema tram”.

Al capo area della Pianificazione urbanistica il sindaco ha chiesto inoltre “di non sospendere le attività correlate alla progettualità del sistema tram per le quali è già sussistente un impegno di spesa, al fine di non produrre eventuali danni all’Ente, e valutare, anche con il segretario generale, atteso ‘il concretissimo rischio di revoca dei finanziamenti da parte degli enti finanziatori’, di attivare tutte le iniziative volte alla tutela dell’interesse erariale dell’Amministrazione comunale”.

Tra gli interventi inseriti nell’elenco annuale ci sono anche il recupero del Baglio Mercadante (10,3 milioni), la collocazione temporanea dei loculi al cimitero dei Rotoli (0,8), la riforestazione di Monte Pellegrino (5), la riqualificazione del lungomare di Barcarello (4,1) e della costa dell’Addaura (0,9), i parcheggi di interscambio del tram Don Bosco (25,8), Francia (35,4), De Gasperi (40,8), Boiardo (19), Libertà (36,4), Ungheria (19,2) e Giulio Cesare (7,5). Tuttavia, non è affatto scontato che tutte le opere dell’elenco annuale vedranno la luce. Il Comune è in pre-dissesto e piazza Pretoria non è in grado di stanziare un solo euro per quei progetti che non sono interamente finanziati con risorse extracomunali.

A mettere nero su bianco questo aspetto, nel suo parere “parzialmente favorevole”, è stato il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile: “Alla luce della situazione in cui versa l’Ente – ha scritto – il parere di regolarità contabile può essere reso favorevolmente solo con riferimento agli interventi inseriti nell’elenco annuale 2021 finanziati con risorse extracomunali, non incidenti sotto alcun profilo sugli equilibri di bilancio, mentre per gli altri interventi richiedenti nel 2021 stanziamenti di bilancio con ricorso all’utilizzo di avanzo vincolato il parere non può essere reso favorevolmente poiché la disponibilità residua rispetto al limite stabilito dalla legge è inferiore rispetto all’intervento programmato”.

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