“Alla luce della classifica 2025 de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane, che vede Palermo al 97esimo posto su 107, ovvero agli ultimi posti senza nessun significativo miglioramento, non possiamo che registrare l’ennesima, pesantissima bocciatura dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Lagalla. Non si tratta di un dato casuale, ma di uno specchio impietoso di anni di politiche fallimentari, che stanno compromettendo la vivibilità, la sicurezza, i servizi e le opportunità per i cittadini”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Palermo del Movimento 5 Stelle, Concetta Amella, Giuseppe Miceli e Antonino Randazzo, che aggiungono: “Palermo figura tra le province con le performance peggiori negli indicatori di giustizia e sicurezza: record negativo di furti di motocicli, numero elevatissimo di denunce per 100.000 abitanti e una percezione diffusa di insicurezza che il Comune continua a ignorare”.
M5s: “Palermo oggi è una città meno ospitale, sicura e capace di garantire diritti e opportunità”
“La qualità della vita per le categorie più vulnerabili, bambini, giovani, donne, è tra le più basse d’Italia – sottolineano i Cinquestelle -. I servizi essenziali, il decoro urbano, la vivibilità degli spazi pubblici e l’efficienza della macchina amministrativa mostrano carenze strutturali ormai sotto gli occhi di tutti. Palermo è oggi una città meno ospitale, meno sicura e meno capace di garantire diritti e opportunità. Chi può, se ne scappa. Ed è ancora più sconfortante che questa bocciatura arrivi proprio nel giorno in cui 150 associazioni si riuniscono allo Zen per gli Stati generali, nel tentativo di ricucire dal basso ciò che un’amministrazione assente continua a lasciare andare in frantumi. Un paradosso che fotografa perfettamente la distanza tra la città reale, che resiste e si organizza, e un governo cittadino che non ascolta, non vede e non interviene”.
“Palermo merita molto di più di un sindaco che lascia crollare gli indicatori e che liquida queste classifiche come semplici numeri – concludono i consiglieri comunali del M5s -. Sono numeri che parlano di persone, famiglie, bambini, lavoratori, quartieri, sicurezza e futuro. E noi continueremo a chiedere conto, con determinazione e senza sconti, di ogni responsabilità politica che sta portando Palermo sempre più in basso”.
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