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Palermo: M5s, “concerto Vasco in città e Cto rinvia interventi”

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Palermo: M5s, “concerto Vasco in città e Cto rinvia interventi”

Redazione  |
giovedì 22 Giugno 2023

Presentata interrogazione all'Ars, "assessore Volo chieda conto e ragione ad azienda ospedaliera"

Vasco Rossi andrà pure al massimo, di certo c’è che in Sicilia la sanità non va nemmeno al minimo, magari lo facesse. Il sistema è ormai al collasso, il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, sta ormai diventando sempre più un optional e il rinvio degli interventi programmati deciso al Cto di Palermo in occasione del concerto della rockstar italiana, non è che l’ennesima tappa di un cammino che da tempo punta dritto al disastro, senza che la Regione faccia nulla, o quantomeno nulla di efficace, per evitarlo. L’assessore Volo chieda conto e ragione all’azienda ospedaliera di questa decisione e vigili perché in futuro cose del genere non accadano più, o vada a casa”. Lo dice il capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Antonio De Luca, che sulla vicenda ha predisposto un’interrogazione urgente all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo.

“Nulla contro Vasco Rossi, di cui, tra l’altro, sono un fan storico – continua Antonio De Luca -. Anzi, ben vengano in Sicilia eventi del genere che contribuiscono a far muovere un’economia purtroppo stagnante. È doveroso, però, chiedersi se non c’erano altri modi per dare luogo a una manifestazione di questa portata senza farne pagare lo scotto, come troppo spesso accade, agli utenti della sanità pubblica. Di certo non è accettabile che si imbocchi, senza pensarci due volte, la scorciatoia del rinvio delle prestazioni, specie se si considera che il concerto era programmato da tempo. Le attese per visite ed esami in Sicilia già sono lunghissime, non ci si sforzi per cercare di allungarle ancora. All’assessore Volo e al presidente della Regione Schifani – conclude il pentastellato – ricordiamo che sulle liste d’attesa non faremo sconti e che siamo pronti a denunciare alla Procura eventuali inadempienze sull’inutilizzo dei fondi messi da tempo a disposizione dallo Stato per accorciarle”.

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