PALERMO – Parziale retromarcia del Comune sulla manutenzione di strade e marciapiedi. Il sindaco Leoluca Orlando ha affidato nuovamente alla Rap, per altri sei mesi a partire dall’1 aprile, il servizio di monitoraggio, pronto intervento ed emergenza.
In occasione dell’approvazione del nuovo contratto per il servizio di igiene ambientale il Consiglio comunale aveva deciso di togliere la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi alla Rap e di affidarla ai privati, ma aveva lasciato alla società di piazzetta Cairoli la gestione delle riparazioni urgenti fino al 31 marzo “nei casi in cui sussista pericolo immediato e/o potenziale per la pubblica incolumità”. Scaduti quei termini si pensava di affidare il pronto intervento alla Reset, che però ha lasciato intendere di non avere né le risorse né il personale adatto.
Nel frattempo anche l’iter per la privatizzazione della manutenzione ordinaria e straordinaria procede a rilento. Il 23 dicembre 2020 l’accordo quadro è stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche e lo scorso 10 marzo è stato inviato all’Urega, ma per sbloccare i fondi bisognerà prima chiudere il Bilancio di previsione 2021: all’appello mancano quasi 11 milioni di euro per quest’anno, 12 per il 2022 e 10 per il 2023.
Il risultato è che le strade della quinta città d’Italia sono ormai ridotte a un colabrodo. La Commissione Partecipate aveva cercato di sbloccare l’impasse convocando gli assessori ai Lavori pubblici Maria Prestigiacomo e al Bilancio Sergio Marino, l’amministratore unico della Reset Antonio Perniciaro e la dirigente della Rap Maria Concetta Codiglione. “L’audizione – aveva spiegato il consigliere del gruppo Avanti Insieme Massimo Giaconia – che aveva lo scopo di verificare la sussistenza delle condizioni per l’affidamento di questi servizi alla Reset per un valore pari a 5,1 milioni di euro annui, ha fatto purtroppo emergere tantissime perplessità, soprattutto da parte dell’amministratore unico della Reset, che ritiene che la consortile non sia strutturata per svolgere questo tipo di servizio perché non dotata di personale idoneo, mentre l’amministrazione comunale ha confermato la volontà di tentare di affidarli alla consortile. Una situazione di stallo che preoccupa e non poco, considerato che la maggior parte delle strade cittadine sono dei colabrodo”.
Davanti “al rischio di un grave disservizio, alla stessa stregua del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiede, deficitaria già da otto mesi”, la III Commissione aveva sollecitato una proroga dell’affidamento alla Rap del servizio di monitoraggio, pronto intervento ed emergenza, oltre che “l’istituzione di un tavolo tecnico-politico al fine di valutare attentamente la possibilità di poter affidare tali servizi alla Reset o in alternativa a soggetti diversi”.
“Auspico che l’Amministrazione comunale – aveva concluso l’esponente della maggioranza – e il sindaco in primis possano determinarsi quanto prima affinché tali servizi vengano affidati alla Reset e che la stessa possa espletarli al meglio prevedendo, ad esempio, che parte delle risorse economiche vengano stanziate per incrementare le ore di quei lavoratori che da anni godono di un contratto di lavoro part-time”.
Constatata l’indisponibilità della Reset, alla fine il sindaco ha dovuto emanare un’ordinanza per riassegnare temporaneamente alla Rap quantomeno le riparazioni urgenti, come per esempio il ripristino dei guardrail in caso di incidenti stradali gravi, “così come statuito dal Consiglio comunale – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – nelle more della conclusione delle procedure di affidamento dei servizi in oggetto alla società Reset in esito al redigendo piano o al ricorso, anche limitatamente a talune attività, di una pubblica gara per l’individuazione di nuovo operatore economico”.