Cerimonia conclusiva solenne al Teatro Massimo di Palermo, dove a dare merito alla Capitale del volontariato 2025 è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutte le autorità locali e regionali hanno accolto il primo inquilino del Quirinale per il quale il “Coro delle voci bianche”, sul palco del prestigioso teatro, ha eseguito l’Inno nazionale. La cerimonia è stata conclusione dell’anno di Capitale a Palermo ed il passaggio di testimone con la capitale 2026: Modena.
Il sindaco della città emiliana, Massimo Mezzetti, era presente al Teatro Massimo per ricevere il testimone da Palermo. “Il volontariato è la spina dorsale di questo Paese”, ha detto Mezzetti dopo il passaggio di testimone. Presenti in platea anche ovviamente il Centro Servizi per il Volontariato di Palermo (CeSVoP), la Caritas diocesana Palermo, il Forum Terzo Settore Sicilia, la Fondazione Sicilia, i Centri Servizi del volontariato di Messina e di Catania ed altre decine di realtà del Terzo settore.
Una città con un grande cuore
In prima fila, seduti al fianco del presidente Mattarella, il presidente della Regione Siciliana, il sindaco di Palermo, il prefetto di Palermo, il vescovo della Diocesi del capoluogo. Le massime autorità cittadine, regionali, ed il capo dello Stato, al passaggio di testimone da Palermo a Modena sotto il messaggio che campeggiava sullo schermo e sul pulpito da cui sono intervenuti i responsabili delle varie sigle di volontariato: “Un volontariato che non ti aspetti … il tuo”. Ed il titolo di Capitale del volontariato 2025, quando assegnato, il sindaco di Palermo lo aveva definito come “un riconoscimento a questa città che ha un grande cuore”. Palermo “è la città delle contraddizioni”, ha detto una volontaria tra i tanti che hanno testimoniato la realtà raccolta in un video proiettato alla cerimonia. Un cuore grande, tanta durezza, un contesto difficile. Una capitale particolare, in cui il volontariato ha senz’altro un grande valore aggiunto: si muove la dove occuparsi del prossimo è costato perfino la vita.
Petrillo (CeSVoP): “Volontari la vera ricchezza di questa città”
“Non grandi eventi dall’alto ma microinterventi dal basso”, ricorda essere stati messi meritevolmente in atto dai cittadini che hanno collaborato attivandosi in volontariato prendendosi cura “ogni giorno, gratuitamente dell’altro”. Lo ha detto Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP. A lei è stata affidato l’onere del primo intervento. “Grazie a voi, volontari e volontarie, siete voi la vera ricchezza di questa città”, ha detto Petrillo ricordando la bellezza, “non solo della città ma dell’animo delle persone che ogni giorno se ne prendono cura”.
Le giovani volontarie e la targa We Care al presidente Mattarella
Chiara Runfolo – Alfiere della Repubblica la cui onoreficenza era stata consegnata proprio da Sergio Mattarella – e Matilda Guagliardito, giovani protagoniste di percorsi di cittadinanza attiva ed impegno sociale, due dei tanti volti che mostrano l’importanza del volontariato giovanile in città, sono salite sul palco del Teatro Massimo leggendo un bellissimo e toccante intervento dopo aver consegnato al capo dello Stato a margine della cerimonia una targa con il logo del “WeCare Palermo”, ideato nelle attività di co-progettazione con i giovani volontari palermitani dell’VIII Circoscrizione, in occasione del “WeCare festival”.
Lagalla: “Percorso intenso e denso di gratificanti esperienze”
“Nei mesi trascorsi è stato compiuto un percorso intenso e denso di gratificanti esperienze, che ha visto Palermo e la sua Area metropolitana impegnate ad impreziosire quella rete di solidarietà, partecipazione e generosità che è carattere distintivo del volontariato italiano”. Lo ha detto il sindaco della Capitale del volontariato 2025, Roberto Lagalla, che ha sostenuto come passaggio di testimone da Trento Capitale del volontariato 2024 a Palermo capitale nell’anno che volge al termine “ha simboleggiato l’unità del Paese, connettendo gli estremi geografici della penisola attraverso l’ideale dorsale valoriale dell’impegno associazionistico”.
Schifani: “Contributo rinnovato e concreto al contrasto di povertà ed emarginazione”
Il presidente della Regione ha ringraziato il presidente della Repubblica per la sua presenza e le associazioni d volontariato ed enti del terzo settore perché “hanno saputo raccogliere questo anno di testimonianza, di solidarietà e cittadinanza attiva che è stato concesso a Palermo, animando iniziative diffuse, partecipate che hanno plasmato la Città ed, attraverso essa, l’intera Sicilia”. Renato Schifani ha sottolineato che “le iniziative che hanno animato questo momento di consapevolezza, ma anche di responsabilità, ospitato dalla Città di Palermo hanno offerto un contributo rinnovato e concreto al contrasto verso ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali”.
“We care”
Riprendendo il motto inciso sulla targa che è stata consegnata il presidente della Repubblica, Renato Schifani ha dato merito a “cittadine e cittadini responsabili, ‘che si fanno carico’ di chi ha necessità di solidarietà, di un supporto, di attenzione, di un semplice sorriso interpretando un valore radicato nella nostra Costituzione, che riconosce e promuove il volontariato in tutte le modalità in cui esso si manifesta, ne preserva l’autonomia anche se spetta alle nostre Istituzioni definirne con equilibrio i rapporti, nel solco dell’esperienza avviata con la legge 266 del 1991 che ha rimarcato il valore sociale e la funzione del volontariato come ‘espressione di partecipazione e pluralismo’ promuovendone lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e favorendone l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale”.
Tommasini (CSVnet): “Volontariato una delle infrastrutture sociali più preziose del nostro Paese”
La presidente di CSVnet, Chiara Tommasini, nel suo intervento ha tenuto ha dare un messaggio chiaro sul volontariato, che non è soltanto un insieme di azioni solidali. Per Tomasini il volontariato “è una delle infrastrutture sociali più preziose del nostro Paese. Il dono di sé di ogni singola persona diventa un patrimonio culturale collettivo, fatto di responsabilità, di cura e di una visione condivisa del futuro. In questo percorso – prosegue Tommasini – sta emergendo con forza anche il contributo delle giovani generazioni, che chiedono forme nuove di impegno, linguaggi più inclusivi e spazi in cui poter portare creatività, competenze e responsabilità”.
Palermo “luogo di visione, di sperimentazione e di unità”
Chiara Tommasini ha poi assunto un impegno a nome della rete dei Centri di servizio per il volontariato: “Come CSVnet continueremo a lavorare affinché ogni comunità, grande o piccola, urbana o interna, possa contare su un ecosistema solido di volontariato, partecipazione e solidarietà. E affinché la Capitale italiana del volontariato rimanga un luogo di visione, di sperimentazione e di unità”. Il presidente della Regione, nel suo intervento, ha precisato che in questo contesto sociale il “compito delle amministrazioni, a partire da quella regionale, è adottare politiche capaci di assicurare servizi integrati, continui e personalizzati, come evidenziato anche dall’attuale percorso di rafforzamento del sistema socio-sanitario regionale e dei modelli di presa in carico unitaria”. Non è mancato, da parte di Schifani, il riferimento alla piaga che sta affliggendo la società con la diffusione allarmante di droghe come crack e fentanil.
Mattarella: “La nostra società è innervata dall’esperienza e dalla cultura del volontariato”
Ha chiuso la cerimonia l’intervento del presidente della Repubblica. “La prossimità, prima rete di solidarietà, rende migliori e gratifica la nostra vita”, ha detto in premessa Sergio Mattarella. Il presidente si è complimentato con Palermo ed il mondo del volontariato che la popola, e si è congratulato con Modena, ricordando che sarà Capitale del volontariato nell’anno in cui l’Onu ha dedicato il percorso annuale del volontariato allo sviluppo sostenibile. “Qualche scettico si chiede a cosa serve il volontariato”, ha detto Sergio Mattarella aggiungendo che da dati Istat risulta che ogni anno quasi 5 milioni di persone dedicano 84 milioni di ore del proprio tempo agli altri. “La nostra società è innervata dall’esperienza e dalla cultura del volontariato”, ha poi affermato il capo dello Stato ricordando esempi fulgidi di grandissima solidarietà volontaria degli italiani come l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, Friuli, Irpinia. “Si potrebbe compilare un lungo calendario della solidarietà”, ha affermato con orgoglio di Stato ricordando inoltre che “con le sue esperienze ha contribuito a scelte importanti, fino ad istituire e poi potenziare la Protezione civile”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI





