Nemmeno la pandemia ha fermato la crescita di UniPa - QdS

Nemmeno la pandemia ha fermato la crescita di UniPa

Francesco Sanfilippo

Nemmeno la pandemia ha fermato la crescita di UniPa

martedì 22 Dicembre 2020

L’Università ha chiuso un anno difficile con risultati comunque soddisfacenti: in aumento il numero degli iscritti e in arrivo tante novità per il 2021

PALERMO – La crisi per la pandemia del Covid-19 ha comportato il cambiamento di molti aspetti della nostra vita quotidiana, lavorativa, scolastica o universitaria. Nonostante le difficoltà, l’Ateneo cittadino ha presentato un bilancio positivo, foriero di ulteriori miglioramenti.

Nell’Anno accademico 2020-2021, infatti, UniPa ha registrato una crescita maggiore sul numero degli iscritti, sia alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico, che sulle lauree magistrali, rafforzando il positivo trend avviato dal 2015. In particolare, oltre 10.800 ragazzi e ragazze si sono iscritti al primo anno delle lauree triennali e quelle magistrali a ciclo unico (7700 nel 2015) e 2.900 al primo anno delle lauree magistrali (erano 2.050 nel 2015). Il numero totale degli studenti raggiungerà così quota 43.000, in forte crescita, dopo il tracollo verificatosi fino al 2015.

Si lavora dunque su una costante riduzione del fenomeno della migrazione intellettuale dei nostri ragazzi verso il Centro-Nord, con oltre il 92% degli studenti universitari residenti nella provincia di Palermo che sceglie UniPa per i suoi studi. Ciò favorisce anche l’incremento della popolazione giovanile siciliana che riesce a raggiungere il titolo di studio universitario.

Nonostante i ritardi nello sviluppo del tessuto socio-economico del territorio, UniPa ha assicurato un livello di formazione adeguato a una percentuale sempre più alta dei suoi studenti. In questo senso, vanno visti gli interventi a sostegno del diritto allo studio messi in atto nel 2020. Infatti, l’Ateno ha esteso la no-tax area ai redditi Isee fino a 25 mila euro, esentando i due terzi degli studenti, e ha ridotto il digital gap con la distribuzione di tremila tablet ai giovani nelle più basse fasce di reddito.

Un simile rafforzamento si è avuto anche nel corpo docente, che ha ottenuto la progressione di carriera di 31 docenti da professore associato a ordinario e 58 docenti da ricercatore ad associato, mentre sono stati assunti settanta nuovi ricercatori. Anche sul fronte del personale tecnico-amministrativo bibliotecario si è registrata l’assunzione o la progressione di carriera di 31 unità (83 nel triennio), fondamentali per supportare lo sviluppo complessivo dell’Ateneo.

Sul fronte dell’Edilizia universitaria, l’importo complessivo degli investimenti nell’anno 2020 supera 44,2 milioni di euro, grazie anche all’intercettazione di risorse finanziarie esterne. Guardando al futuro, il CdA ha altresì approvato il Piano triennale dei Lavori pubblici 2021-2023 che prevede, nel triennio, investimenti per quasi 90 milioni di euro e che finanzia opere per un importo totale di 4,4 milioni di euro per l’annualità 2021.

Il prossimo anno, l’azione dell’Ateneo sarà rivolta all’innovazione dell’offerta formativa e al miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti agli studenti. Nel 2021-2022 saranno attivati 13 nuovi Corsi di laurea come nuove lauree triennali ad ampio spettro, lauree triennali professionalizzanti, lauree magistrali di grande qualità e livello di specializzazione. Due di queste saranno attivate nella sede decentrata di Trapani e due in quella di Agrigento, mentre è prevista l’attivazione di tre corsi di laurea on-line in lingua inglese, rivolti agli studenti stranieri, prima iniziativa di questo tipo in Italia. Un servizio di qualità per gli studenti stranieri che hanno evidenti difficoltà di trasferimento nell’Ateneo palermitano.

Queste innovazioni e sviluppi stanno avvenendo grazie a un avanzo di bilancio di esercizio di quasi 3 milioni di euro. Ciò permetterà maggiori investimenti sulle borse di dottorato, che passeranno da 112 a 160, sugli assegni di ricerca (nel 2021 saranno nuovamente attivati con risorse a valere del bilancio di Ateneo) e sul Fondo di Ateneo per il Finanziamento della Ricerca di base, che è stato raddoppiato passando da 700mila a 1,5 milioni di euro. È infine previsto l’aumento del budget per i Dipartimenti e per il Sistema Bibliotecario di Ateneo mirati all’acquisto di ulteriori risorse librarie e digitali.

“L’analisi dei dati – ha commentato il rettore Fabrizio Micari – la valutazione dei risultati conseguiti, la solidità del bilancio e conseguentemente la capacità di progettare azioni importanti per il futuro confermano la continua crescita registrata dal nostro Ateneo nell’ultimo quinquennio e assumono ancora maggiore valore al termine di questo 2020, profondamente segnato dalla pandemia, in cui sono stati fatti sforzi straordinari. L’Università è stata messa a dura prova ma ha dimostrato, grazie all’impegno e al senso di responsabilità di tutte le componenti della sua comunità, di essere una struttura forte, capace di reagire e di rinnovarsi”.

“Determinazione, competenza e resilienza – ha concluso – sono le parole chiave che ci hanno accompagnato in questi mesi e che hanno portato a risultati rilevanti. L’Università non si è mai fermata in nessuna delle sue missioni”.

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