Una cuoca e un bartender trentenni, in piena pandemia, hanno visto sfumare il loro progetto. Ma hanno visto il fallimento come un'occasione per creare qualcosa di unico.
È una storia di resilienza e di coraggio quella di Florinda Ciotta e Danilo Marcantonio, compagni di vita e di avventure che non si arrendono davanti alle avversità. Lei cuoca, lui bartender, sulla trentina e palermitani, hanno esplorato il mondo per fare esperienza, e raccogliere i sapori dai luoghi più svariati.
Il percorso di formazione in giro per il mondo
“Ho studiato alla scuola del Gambero Rosso di Roma, poi ho lavorato a Milano, a Londra, di nuovo nella Capitale”, racconta la chef che ha cucinato anche in ristoranti stellati. Poi ha fatto ritorno a Palermo, e qui ha sentito più che mai l’esigenza di aprire un locale proprio, per mettere al servizio di se stessa le proprie conoscenze.
Il progetto e la pandemia
È il 2020 e la coppia decide di imbarcarsi nel nuovo progetto: “Aprire un’osteria contemporanea in centro storico”. “Andava molto bene – prosegue Ciotta – e poi dopo pochissimo tempo è scoppiata la pandemia. Abbiamo cercato in ogni modo di stare a galla, ma non potevamo accedere ai fondi essendo un’attività nata da poco. E così abbiamo chiuso”.
Dalla crisi all’opportunità
La coppia però intravede nella crisi una opportunità; per ricominciare da capo, portare a Palermo un’idea più fresca, in linea che con le esigenze dei clienti che “sono cambiate con la pandemia”. Ora nel suo nuovo bistrot Florinda Ciotta serve “tapas rivisitate, gourmet, con ingredienti totalmente locali”, abbinate ai cocktail del compagno Danilo Marcantonio.
“È una pazzia, lo ammettiamo – ride la chef – ma a volte si può cogliere nel periodo di crisi una sfida: è un’opportunità, siamo ottimisti e vogliamo crederci. Pensiamo che sia il momento giusto per ricominciare”.
Virginia Cataldi