Palermo non volta le spalle al Teatro Massimo - QdS

Palermo non volta le spalle al Teatro Massimo

Palermo non volta le spalle al Teatro Massimo

giovedì 19 Marzo 2020

E chi non chiede il rimborso diventa mecenate. Decine di abbonati e spettatori hanno deciso di supportare in questo modo uno dei simboli della cultura cittadina

PALERMO – L’idea che circolava sui social italiani già da qualche giorno con l’hashtag #iononchiedoilrimborso sembra aver attecchito anche nel capoluogo siciliano dove, in questo momento difficilissimo, il Teatro Massimo continua a ricevere da giorni tantissime mail e messaggi da parte di spettatori e abbonati (tra i quali anche molti giovani under 35). Come sottolineano dall’ufficio stampa dell’Ente è ancora difficile dare numeri ufficiali, ma in tantissimi hanno voluto ringraziare per la programmazione musicale sulla web tv, che non si ferma, manifestando la volontà di non chiedere il rimborso dei biglietti già acquistati per esprimere piena solidarietà al Teatro e per ringraziare del lavoro che si sta facendo per raggiungerli a casa mantenendo viva la relazione tra questa istituzione cittadina e il suo pubblico.

“A questo mecenatismo un po’ speciale – ha detto il sovrintendente Francesco Giambrone – vogliamo rendere merito. Siamo grati a tutti coloro che hanno deciso di sostenerci in questo modo. Per parte nostra li iscriveremo all’Albo dei nostri mecenati e li considereremo sostenitori a tutti gli effetti pubblicando, tra l’altro, i loro nomi sui programmi di sala e nel foyer. Siamo passati in pochi giorni dal fermento di una stagione in piena attività a una chiusura forzata e necessaria, ciò nonostante stiamo mettendo in atto iniziative che possano mantenere vivo il contatto con il pubblico, come la divulgazione digitale del nostro patrimonio artistico. Ma stiamo lavorando anche per riprendere subito le attività, non appena questo sarà possibile”.

E Stefania Petyx, nell’introdurre Madama Butterfly, in programma nei giorni scorsi sulla web tv del Teatro Massimo, ha lanciato agli ascoltatori un appello appassionato: “Non potremmo mai immaginare Palermo senza il suo Teatro Massimo, la nostra anima è lì. In un momento così particolare dobbiamo trovare soluzioni creative per tenerlo vivo: sosteniamolo concretamente non richiedendo il rimborso dei biglietti. Per la prima volta possiamo essere noi i mecenati del Teatro Massimo e questo è il momento”.

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