Palermo, un nuovo volto ridisegnato dalle linee tram - QdS

Palermo, un nuovo volto ridisegnato dalle linee tram

Palermo, un nuovo volto ridisegnato dalle linee tram

sabato 31 Dicembre 2022

Importanti passi avanti per la realizzazione delle tratte B e C con la pubblicazione all’albo pretorio di bando e disciplinare di gara. Tutto rinviato per la A: non ci sono abbastanza risorse

PALERMO – Sono pubblicati sull’albo pretorio il bando e il disciplinare di gara per la realizzazione di due delle tre nuove linee del tram previste dal Piano triennale delle opere pubbliche 2022. Si tratta delle linee B e C. A firmare la determina dirigenziale il responsabile unico del procedimento Marco Ciralli e il capo area alla Pianificazione del Territorio Sergio Maneri.

Rinviata, almeno per il momento, la contestata linea A (quella che passa da via Roma e via Libertà). Il motivo è presto detto: non ci sono abbastanza soldi per tutte e tre. Il caro energia ha fatto schizzare alle stelle i costi di realizzazione e l’Amministrazione, dovendo scegliere, ha preferito dividere il progetto in due stralci: si partirà con le linee C e B, per poi passare (quando si troveranno i fondi) alla linea A, seguendo così l’ordine di priorità stabilito dalla Giunta con un atto di indirizzo dell’agosto scorso.

Per la tratta A “dovranno essere oggetto di approfondita valutazione – spiegava l’atto di indirizzo – tutte le più idonee ed ulteriori soluzioni migliorative all’interno del tratto di percorrenza tra piazza Antonio Mordini e piazza Giulio Cesare, al fine di minimizzare l’impatto sul tessuto urbano e storico pur garantendo l’efficacia del sistema”. La determina dirigenziale è arrivata giusto in tempo per non pregiudicare la pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale entro la fine dell’anno. Ma, leggendo le carte, si intuisce che la firma sulla determina entro i termini previsti non era affatto scontata. I tecnici di Palazzo delle Aquile, infatti, hanno dovuto attendere gli ultimi due passaggi burocratici: la validazione dell’Icmq Spa, l’ente verificatore del progetto definitivo (verifica che ha dato evidentemente esito positivo), e il successivo aggiornamento dei prezzi da parte dei progettisti.

“Alla luce del tempo trascorso dalla verifica progettuale del 16 giugno 2022 al provvedimento di validazione – scrivono gli uffici – è stato necessario richiedere ai progettisti, con nota del 24 ottobre 2022, l’aggiornamento dei computi ai prezzari vigenti. Il progetto aggiornato dai progettisti con il prezzario regionale vigente è stato trasmesso con nota del 9 dicembre 2022”. Il problema è che questo aggiornamento ha fatto schizzare l’importo complessivo dell’opera a 358 milioni, costringendo il sindaco Roberto Lagalla a emanare in fretta e furia una direttiva che ha dato mandato ai progettisti di concentrare le risorse disponibili (provenienti dal Patto per Palermo del Governo Renzi) su un primo stralcio, già validato dal Rup Ciralli. Ed ecco spiegato perché si partirà con le sole linee C (dalla circonvallazione altezza corso Calatafimi alla Stazione Centrale) e B (dalla Stazione Notarbartolo a piazza Giachery), per un importo finale decisamente più contenuto di “soli” 204,5 milioni (materiale rotabile incluso), oltre alla fornitura del materiale rotabile per le future linee D, E2, F e G (ma utilizzabile anche per le tratte C e B): di questi, 22 milioni (già impegnati) provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc), 1,3 milioni (sempre dal fondo Fsc) verranno stanziati nel Bilancio di Previsione 2022, 5,6 milioni sono risparmi dalla realizzazione delle linee già in esercizio e 175,5 milioni sono nuove risorse dal fondo Fsc ancora da accertare e prenotare. Inoltre “con l’approvazione del Bilancio 2022/2024 si procederà ad accertare e prenotare l’ulteriore somma di 7 milioni, che sarà destinata a coprire la quota parte degli imprevisti inseriti nel quadro economico fra le somme a disposizione dell’Amministrazione comunale”. Restano da accertare e prenotare, infine, altri 159,2 milioni necessari all’acquisto dei materiali rotabili per le tratte D, E2, F e G. Dei 204,5 milioni, 1,4 serviranno per la progettazione esecutiva e 101,2 per i lavori (18 per la manodopera e 7,5 per gli oneri per la sicurezza).

Entrando nello specifico, la tratta B prevede la realizzazione di un doppio binario dalla Stazione Notarbartolo al futuro deposito Giachery, creando un nodo di interscambio con l’anello ferroviario alla stazione Giachery e servendo un bacino di utenza molto ampio che comprende gli istituti scolastici Vittorio Emanuele III, Giuseppe Garibaldi e Galileo Galilei, la sede centrale dell’Inps, il mercato popolare di via Montalbo e l’Arsenale della Real Marina, oggi Polo museale del mare. Sono previste: la riconfigurazione dello svincolo Einstein sulla circonvallazione, lo spostamento dei binari esistenti in via Notarbartolo (tra le piazze Ziino e Boiardo) e l’istituzione del senso unico in direzione mare lungo l’asse Leonardo da Vinci-Notarbartolo-Duca della Verdura.

La tratta C prevede la realizzazione del prolungamento dell’attuale tratta esistente su viale Regione Siciliana dallo svincolo Calatafimi allo svincolo Basile, per poi scendere lungo corso Tukory fino alla Stazione Centrale. In corrispondenza dello svincolo di via Ernesto Basile l’attraversamento su ponte sarà sostituito con un doppio tunnel di sottopassaggio in corrispondenza dello stesso svincolo. Il punto di interscambio con la tratta D sarà ubicato in piazza Montalbo, dove sarà realizzato un nuovo accesso alla stazione interrata del passante ferroviario. Dallo studio dei flussi di traffico i tecnici hanno prospettato la possibilità, a causa della ridotta sezione stradale di corso Tukory, di prevedere un breve tratto a singolo binario. Lungo viale Regione Siciliana saranno realizzati, con lo stesso design di quelli esistenti, due nuovi cavalcavia in corrispondenza di via Altofonte e via Palmerino.

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