Palermo, la scuola, la riscoperta della città e la Santuzza - QdS

Palermo, la scuola, la riscoperta della città e la Santuzza

Palermo, la scuola, la riscoperta della città e la Santuzza

martedì 30 Aprile 2024

Presentata ieri la XXVIII edizione di “Panormus”, manifestazione che si rivolge alle istituzioni educative del capoluogo siciliano e quest’anno si legherà a doppio filo con Santa Rosalia

PALERMO – Ai nastri di partenza anche quest’anno “Panormus-La scuola adotta la città”, il progetto dalla storia trentennale che si rivolge alle istituzioni educative e scolastiche di ogni ordine e grado. Ieri mattina, nella sala Grande del Teatro Massimo, si è svolta la cerimonia d’apertura della XXVIII edizione, “Viva Panormus… e Santa Rosalia”, dedicata alla tradizione cittadina più identitaria e suggestiva: il culto devoto, tra sacro e profano, della Santuzza, per la quale nel 2024 ricorre il IV centenario del ritrovamento delle spoglie.

Durante la cerimonia, l’assessore all’Istruzione del Comune di Palermo, Aristide Tamajo, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città a una delegazione di bambine e ragazzi ed è stato presentato il programma delle adozioni di siti e monumenti.

Come da tradizione, Panormus si svolgerà a maggio: durante tre fine settimana (3-5, 11-12 e 17-19), gli studenti di settantanove istituzioni scolastiche accompagneranno i visitatori alla scoperta dei 43 siti della città connessi al culto di Santa Rosalia: chiese, vicoli, musei, oratori, e ancora santuari, quadri, murales ed edicole votive. Non mancheranno le attività rivolte ai bambini e alle bambine della prima e della seconda infanzia con “laboratori rosaliani” organizzati da alcuni asili nido e scuole dell’infanzia presso l’atrio della biblioteca comunale Leonardo Sciascia e all’interno di Villa Garibaldi.

“Il mondo della scuola e l’Amministrazione comunale – ha commentato il sindaco Roberto Lagalla – ancora una volta insieme per questa iniziativa che è diventata ormai una tradizione e che mette in risalto il patrimonio culturale della città. Il progetto ‘Panormus’ ha sempre avuto un forte impatto sociale e culturale. Quest’anno, inoltre, assume un significato particolare perché il percorso di questa edizione avrà come filo conduttore il quattrocentesimo di Santa Rosalia. È importante che anche il mondo della scuola e gli studenti di questa città sentano propria l’importanza della tradizione che coniuga sacro e laico e dall’altissimo valore simbolico. Il mio ringraziamento, oltre che agli studenti, va ai dirigenti scolastici e ai docenti che con grande impegno accompagnano i ragazzi in questo percorso e all’assessorato comunale all’Istruzione e i suoi uffici per l’intenso lavoro di coordinamento del progetto”.

L’assessore Tamajo ha aggiunto: “Ci sono i nidi, ci sono le scuole dell’infanzia, i bambini delle elementari, delle medie e delle superiori. Per ‘Panormus’ c’è, come sempre, l’intera comunità scolastica palermitana e io, in qualità di assessore all’Istruzione, sono sinceramente orgoglioso e felice di partecipare all’organizzazione di questo evento, ideato nel 1994 dalla compianta collega Alessandra Siragusa che abbiamo ricordato tutti insieme anche quest’anno. Un progetto di pedagogia urbana che si rinnova per questa XXVIII edizione con la celebrazione di Santa Rosalia e che vedrà una partecipazione massiccia delle scuole che con grande entusiasmo si preparano da mesi per adottare la città”.

Giovedì 6 giugno il Teatro Massimo, da sempre un importante partner di “Panormus”, organizzerà la giornata conclusiva della manifestazione. Le alunne e gli alunni degli istituti a indirizzo musicale coinvolti nel progetto suoneranno e canteranno sulla scalinata di piazza Verdi. In questa occasione, le scuole riconsegneranno le chiavi della città al sindaco.

“È un grande piacere – ha affermato il sovrintendente Marco Betta – aprire ancora una volta le porte del Teatro a Panormus, la manifestazione più rappresentativa della vitalità delle scuole cittadine, che il Comune di Palermo e l’assessorato alla Scuola organizzano da trent’anni. È una gioia vedere la Sala Grande gremita di centinaia di bambini e ragazzi nel nome dell’arte, della musica e del Teatro. La loro presenza rafforza il significato di una istituzione culturale come la nostra e rende viva l’iscrizione sul frontone del Massimo, una frase scolpita sulla pietra e ancora estremamente ricca di significato: ‘Vano delle scene il diletto, ove non miri a preparar l’avvenire’”.

Panormus è un progetto organizzato dall’Ufficio scuole dell’obbligo e contrasto alla dispersione scolastica del Comune di Palermo. Quest’anno alla sua realizzazione hanno collaborato la Curia e le diocesi, la Soprintendenza ai Beni culturali, la Regione Sicilia, la Fondazione Teatro Massimo, l’assessorato comunale alla Cultura, la Gam, Civita, la Polizia municipale, l’Ufficio comunale mobilità e traffico, la Reset, la Rap, l’Ufficio comunale Ville e giardini, la Questura e la Prefettura. Un accordo interistituzionale con l’assessorato regionale Beni culturali ha permesso, durante le giornate di adozione, di aprire al pubblico gratuitamente il Complesso monumentale di San Giovanni degli Eremiti, i Chiostri del Museo Salinas e la Biblioteca Centrale.

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