Dopo la bocciatura del ricorso al Tar contro il progetto di fattibilità delle nuove linee, l’Amministrazione ha annunciato di voler mandare in gara il tutto entro la fine di settembre
PALERMO – Il Tar Sicilia ha bocciato, dichiarandolo inammissibile, il ricorso contro il progetto di fattibilità delle nuove linee del tram del capoluogo promosso da alcune decine di professionisti e privati cittadini.
I giudici della prima sezione presieduta da Calogero Ferlisi hanno evidenziato innanzitutto come “l’inammissibilità del ricorso sia legata alla mancata impugnazione di precedenti atti con i quali, di fatto, erano già state prese le decisioni oggi impugnate” e si sono chiesti come mai il ricorso non sia stato presentato prima, per esempio impugnando le diverse delibere di Giunta e Consiglio comunale che si sono susseguite fin dal 2016, oppure le sessantasei schede tecniche sulle nuove linee (peraltro già inserite nello schema di massima del nuovo Piano regolatore) nel Patto per il Sud col governo Renzi: “La delibera gravata altro non è che un atto meramente confermativo dei precedenti Piani triennali nei quali l’Amministrazione comunale aveva già espresso l’avviso di procedere nella direzione di realizzare il sistema tramviario della città. Nello specifico giova rilevare come dagli atti di causa emerga chiaramente il complesso iter procedimentale e la sequenza degli atti (in ordine cronologico) su cui si fonda il provvedimento impugnato”.
In ogni caso, “sarebbe stato pertanto onere dei ricorrenti, a fronte anche della complessa redazione tecnico-amministrativa dei provvedimenti fin qui ricordati, dedurre analiticamente in quali parti e sotto quali concreti profili le determinazioni assunte con la deliberazione impugnata si discosterebbero dalle inoppugnabili determinazioni assunte negli anni precedenti”.
“La procedura è corretta e tutti gli atti presentati dagli uffici comunali sono regolari”, hanno esultato da Palazzo delle Aquile. E ovviamente il sindaco Leoluca Orlando è stato tra i primi a commentare la notizia.
“La sentenza del Tar – ha detto il primo cittadino di Palermo – sancisce definitivamente la correttezza del percorso attivato dall’Amministrazione comunale, cancellando le informazioni distorte, circolate in questi anni, tese a delegittimare una scelta strategica per il futuro della città”.
Secondo l’assessore alla Mobilità Giusto Catania “un nuovo ostacolo è stato superato brillantemente, grazie al lavoro dei nostri uffici e dell’avvocatura comunale. Così il completamento del sistema tranviario della città si avvia verso la definizione delle procedure. Esprimiamo soddisfazione per una sentenza che rende più vicino il raggiungimento di un obiettivo storico per Palermo. Voglio inoltre ricordare che le procedure relative avanzano regolarmente. L’obiettivo è mandare in gara il tutto prima della fine dell’estate”.
A tal proposito, a fine marzo la Commissione di gara ha aggiudicato il bando per la verifica del progetto definitivo e del progetto esecutivo affidandola al gruppo Icmq Spa, che avrà novanta giorni di tempo per validare il progetto. L’importo a base d’asta del servizio di verifica è di 1,2 milioni Iva inclusa (620 mila euro per il progetto definitivo e altrettanti per quello esecutivo). Le tre nuove linee che il Comune vuole appaltare quest’anno (con un finanziamento complessivo di 296 milioni fra Patto per il Sud, Comune e Regione) sono: A) Stazione centrale-via Croce Rossa per 11,5 km; B) Stazione Notarbartolo-via Duca della Verdura per 1,3 km; C) viale Regione Siciliana-Parco d’Orleans-Stazione centrale per 8,2 km.
Palazzo delle Aquile sta inoltre lavorando ad altre quattro, ulteriori linee (per una spesa di oltre 480 milioni): D) Orleans-Policlinico-Bonagia per 9,4 km; E) Croce rossa-Zen-Mondello per 23 km; F) Duca della Verdura-via Balsamo (passando dalla Cala) per 9,6 km; e G) Galatea-Sferracavallo per 5,5 km.