Una vicenda preoccupante, che ha messo in apprensione calciatori, dirigenti e staff della squadra all'altezza di Carini.
A seguito della sconfitta rimediata contro il Cittadella (2-1 al “Tombolato) nell’ultima giornata trascorsa del campionato di Serie B, il Palermo di Alessio Dionisi è stato accolto in città con pietre e petardi. Questi, sono stati lanciati da diversi tifosi all’indirizzo del pullman dei rosanero. Una vicenda preoccupante, che ha messo in apprensione calciatori, dirigenti e staff della prima squadra all’altezza di Carini.
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Palermo, aggressione dopo il Cittadella. La ricostruzione
Attimi di forte paura durante la notte a Palermo dove, al rientro dalla sfida contro il Cittadella (2-1 al “Tombolato” e altro passo falso per la squadra rosanero), il gruppo guidato da Alessio Dionisi è stato accolto con un lancio di pietre e petardi contro il pullman della squadra. La vicenda – avvenuta all’altezza di Carini – ha obbligato l’autista del bus a tornare indietro, facendo ritorno all’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino.
Solo a quel punto, come emerso in queste ore, i calciatori, staff e dirigenza del Palermo hanno potuto fare rientro nelle loro abitazioni. Adesso, sono attesi degli sviluppi in merito a quanto accaduto nella notte in città. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati un centinaio i tifosi che hanno preso d’assalto il pullman della squadra di Dionisi.
La nota del Palermo
“Il Palermo FC intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della Prima Squadra nel tragitto tra l’Aeroporto Falcone Borsellino e il Palermo CFA.
Il Club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo FC e della sua comunità, della Città di Palermo e dei palermitani”.