Arriva il Villaggio dell’Esercito a piazza Politeama e Palermo e scoppia la polemica. Si tratta di un evento promozionale organizzato dal ministero della Difesa che partirà domani, giovedì 2 ottobre, e che si chiuderà domenica.
Da un lato il no dei sacerdoti, con l’appello di fra’ Mauro Billetta, parroco della chiesa di Sant’Agnese ai Danisinni, per sospendere l’iniziativa revocando l’autorizzazione degli stand e quello dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Quest’ultimo ha denunciato sui social “la totale incompatibilità di questo evento, simbolo di una cultura bellicista, proprio durante questa delicatissima situazione geopolitica internazionale on l’ulteriore innalzamento della tensione nel versante orientale dell’Europa, il genocidio in atto a Gaza contro il quale il 22 settembre scorso la scuola, i lavoratori e tutta la società civile hanno manifestato. Per questo motivo l’Osservatorio ha chiesto all’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia e ai dirigenti scolastici di non sponsorizzare questo evento, e alle/ai docenti di non rendersi disponibili ad accompagnare nessun/a studente, rilevando inoltre la totale mancanza di positive ricadute didattiche e di arricchimento culturale (clicca qui per la lettera a Usr Sicilia)”.
Lagalla: “Villaggio Esercito rafforza legame con la comunità”
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, però, non ci sta. E in una nota sottolinea: “Il Villaggio Esercito è un evento organizzato dal Ministero della Difesa e rientra in un programma già da tempo pianificato nell’ambito delle attività di avvicinamento tra l’Esercito e la popolazione civile, con l’obiettivo di rafforzare il legame con le comunità e promuovere una cultura della sicurezza, della solidarietà e della difesa civile. In questa occasione, vogliamo ricordare con orgoglio l’impegno dell’Esercito Italiano nelle missioni umanitarie e di peacekeeping che, in numerosi scenari internazionali, vedono i nostri militari operare quotidianamente per la tutela dei diritti umani, la protezione delle popolazioni civili e il ripristino della convivenza pacifica. Perché la presenza dell’Esercito, ispirandosi all’articolo 52 della Costituzione, rappresenta un punto di riferimento di garanzia e tutela della democrazia”.
Il primo cittadino prosegue: “Anche nei più recenti contesti di crisi, l’Italia ha saputo offrire un contributo concreto alla sicurezza e alla stabilità. In ambito europeo, il nostro Paese ha partecipato alla protezione dello spazio aereo, di fronte alle provocazioni e alle minacce provenienti dalla Russia, contribuendo alla difesa collettiva prevista dai trattati internazionali. Mentre nello scenario mediorientale, l’Italia ha agevolato l’invio degli aiuti umanitari verso Gaza, sostenendo le operazioni internazionali e garantendo, entro i limiti consentiti, la protezione della navigazione della Flotilla”.
“Proprio i militari conoscono valore della vita umana”
Inoltre: “È importante sottolineare come proprio i militari, più di chiunque altro, conoscano il valore della vita umana e ripudino la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. In quanto donne e uomini al servizio della collettività, i nostri militari portano nel cuore un profondo rispetto per la dignità di ogni persona e operano sempre nel segno della legalità e della pace. Ecco perché l’evento di Palermo aderisce convintamente ai valori della pace, del dialogo e della cooperazione internazionale, nel rispetto delle sensibilità di tutti. Comprendiamo e rispettiamo le osservazioni di coloro che hanno espresso riserve, riconoscendo in esse il comune desiderio di un mondo senza guerre”.
Lagalla conclude: “E proprio perché, come loro, Palermo e questa amministrazione abbracciano senza il minimo indugio il desiderio di pace, è propizio il momento per rinnovare un patto di solidarietà e vicinanza tra istituzioni, civili e militari, e i cittadini: uniti nel desiderio di pace, nel superamento dei conflitti e nella costruzione di un futuro fondato sulla convivenza civile, la sicurezza umana e la cooperazione tra i popoli”.
Cannella: “Polemiche immotivate sul Villaggio dell’Esercito”
Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, nonché vicesindaco, Giampiero Cannella, difende l’iniziativa e definisce le polemiche “Incomprensibili e immotivate”.
E aggiunge: “Lo sono perché le argomentazioni utilizzate appaiono strumentali e dettate esclusivamente da pregiudizi ideologici. L’esercito e le Forze armate italiane, hanno una lunga tradizione di impegno e dedizione al servizio del Paese in tutti i momenti più critici, dalle calamità naturali alla gestione di emergenze ambientali e persino di contrasto alla criminalità nelle principali città d’Italia. Hanno agito e agiscono, in Patria e all’estero, sempre in rigoroso ossequio ai dettami costituzionali e rappresentano una eccellenza per l’Italia”.
Cannella prosegue: “Lo sanno bene i cittadini palermitani che nel periodo buio dell’emergenza Covid hanno avuto, grazie all’esercito, la possibilità di accedere alla campagna vaccinale. E i nostri concittadini ricordano ancora con simpatia e riconoscenza i militari dell’operazione Vespri siciliani schierati dopo le stragi di mafia del ’92. Ad oggi alcuni invocano i militari persino dopo una rissa in centro storico, ma poi gli stessi gridano scandalizzati alla ‘militarizzazione’ per un pacifico evento promozionale programmato da mesi”.
Cannella conclude: “La presa di posizione alla quale assistiamo è anche e soprattutto ingenerosa nei confronti di uomini e donne in uniforme che oggi in molte parti del mondo rappresentano un presidio di sicurezza, di pace ed anche di conforto alle popolazioni martoriate dai conflitti, persino a Gaza dove le nostre Forze armate hanno compiuto e compiono missioni a sostegno dei civili coinvolti. Le polemiche di pochi, sono certo che si confonderanno tra la simpatia, la solidarietà e l’affetto dei palermitani che hanno una maturità ben diversa da chi ha scelto obiettivo e momento sbagliato per innescare una inutile polemica”.
Crosetto: “Soldati difendono repubblica e cittadini”
Sulla vicenda interviene anche il ministro della Difesa Guido Crosetto che su X scrive: “Leggo che alcuni ‘attivisti’, a Palermo, davanti al teatro Politeama, si sentono ‘offesi’ dal solo fatto di vedere uno stand dell’Esercito italiano mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza. L’equazione è illogica, totalmente priva di senso ed anche offensiva. Non si può che rigettarla cercando di spiegare al mittente che l’Esercito Italiano, tutte le Forze Armate Italiane, esistono proprio perché la nostra amata Italia non sia mai più teatro per quella violenza e per concorrere, ovunque sia possibile, a ripristinare la pace”.
Il ministro sottolinea anche: “Voglio ribadirlo perché sia chiaro, i soldati italiani, come tutti i membri delle Forze Armate, dal soldato semplice al generale più alto in grado, svolgono, ogni giorno, con spirito di sacrificio, abnegazione, senso del dovere, fedeltà al loro giuramento, alla bandiera e alla Costituzione, un solo, e preciso, compito: proteggere e difendere la Repubblica, le sue Istituzioni, i suoi cittadini. Sono certo che la stragrande maggioranza degli Italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre Forze Armate. A quei pochi presunti ‘attivisti’, invece, che non si sentono rappresentati dalle nostre Forze Armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi”.

