Importanti novità per quel che riguarda lo scandalo della cricca che speculava sul rilascio delle salme e dei soldi anche per vedere per pochi minuti il defunto al Policlinico di Palermo. Come annunciato dall’azienda infatti, tutti i protagonisti di questa vicenda, dunque gli indagati (un totale di quattro dipendenti della struttura), sono stati sospesi a scopo cautelativo in attesa del proseguo delle indagini su quanto emerso.
Palermo, caso obitorio e soldi per vedere i morti per pochi minuti. Sospesi a scopo cautelativo i quattro dipendenti coinvolti
Con una nota ufficiale diramata in questi minuti infatti, il Policlinico Paolo Giaccone ha “disposto” la misura di sospensione cautelativa per i quattro dipendenti coinvolti” che, come raccontato dal Quotidiano di Sicilia, corrispondono agli indagati Salvatore Lo Bianco, Marcello Gargano, Antonio Di Donna e Giuseppe Anselmo (CLICCA QUI PER I DETTAGLI).
“La Direzione del Policlinico “Paolo Giaccone” ha disposto la sospensione cautelativa dal servizio dei quattro dipendenti in servizio presso la camera mortuaria, nei confronti dei quali la Procura della Repubblica di Palermo ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio con istanza di custodia cautelare in carcere. I dipendenti sono accusati del reato di associazione a delinquere per aver richiesto e incassato somme di denaro al fine di accelerare le pratiche di rilascio delle salme”. E ancora: “Lo scorso 12 dicembre, appresa informalmente la notizia dell’indagine, l’Azienda aveva immediatamente adottato un primo provvedimento cautelare, disponendo il trasferimento degli interessati ad altra sede. L’Azienda ha inoltre provveduto a trasmettere tutti gli atti all’Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’Università di Palermo, amministrazione di appartenenza dei dipendenti coinvolti, sebbene attualmente distaccati presso l’AOUP.
Alla luce dei successivi sviluppi e in considerazione della particolare gravità dei fatti contestati, che potrebbero comportare anche il licenziamento, nonché della rilevante lesione dell’immagine aziendale, nel rispetto dell’interesse pubblico e del principio di buon andamento dell’azione amministrativa, la Direzione ha ritenuto che la precedente misura non fosse più sufficiente. Pertanto, è stato adottato il più incisivo provvedimento della sospensione facoltativa dal servizio, riservandosi l’adozione di ulteriori determinazioni all’esito della decisione del GIP e della conclusione del procedimento disciplinare”. – conclude la nota della direzione del Policlinico di Palermo, direttamente coinvolto in questa situazione.
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