Palermo, riapre il ponte Corleone, Gelarda “Beffa limite di velocità” - QdS

Palermo, riapre il ponte Corleone, Gelarda “Beffa limite di velocità”

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Palermo, riapre il ponte Corleone, Gelarda “Beffa limite di velocità”

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martedì 29 Marzo 2022

Gelarda: "Adesso sarebbe giusto che il Comune restituisse le somme delle multe ingiustamente elevate, frutto di indicazioni sbagliate e di scelte ancora più sbagliate"

“Da questa notte ha completamente riaperto il ponte Corleone, anche direzione Catania. Un ponte simbolo dell’incapacità gestionale dell’amministrazione Orlando“. E’ quanto dichiara il consigliere comunale di Palermo, Igor Gelarda, della Lega, che aggiunge: “Abbiamo assistito al balletto delle competenze prima, alla chiusura poi e alla riapertura. La verità è che la struttura, costruita negli anni ’60, non ha mai avuto manutenzione. Nel 2005 c’era stato già un primo allarme e una limitazione con 11 tonnellate per asse e un massimo 30 km/h di velocità. Un campanello d’allarme restato lettera morta.

Fino al 2018 quando a seguito di una polemica sollevata in aula l’amministrazione comunale, guidata da Orlando, insieme all’allora assessore Arcuri, dichiarava che il ponte era ‘relativamente sicuro’. Sicuro, fino ad un certo punto perché il Comune imponeva il limite di 30 km/h. E impone anche un controllo della velocità con il posizionamento di autovelox: dapprima saltuariamente, dallo scorso agosto con una postazione fissa”.

Gelarda: “Oltre il danno anche la beffa del limite di velocità”

“La relazione tecnica, redatta dalla Icaro Progetti ed effettuata con carotaggi della struttura, smentisce le tesi del Comune e anzi – prosegue Gelarda -, invita a spostare il limite da 30 a 50 km/h. E così, oltre il danno di una struttura carente per la città di Palermo, la beffa di un limite di velocità non necessario.

Nel frattempo, quanti verbali sono stati elevati ai palermitani? Quante sanzioni sono state notificate senza che realmente ve ne fosse bisogno? Quanti automobilisti sono stati costretti a pagare una sanzione ingiusta? Adesso sarebbe giusto che il Comune restituisse queste somme, frutto di indicazioni sbagliate e di scelte ancora più sbagliate. Alla fine ad andarci di mezzo come al solito sono i palermitani”, conclude Gelarda.

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